Federcasse batte un colpo… molto timido

Nella giornata di ieri si è tenuto il previsto incontro con le Segreterie Nazionali convocato da Federcasse, alla presenza del Presidente Avv. Alessandro Azzi, del Vice Presidente Augusto dell’Erba, del servizio politiche sindacali di Sistema di Federcasse.

La presentazione del progetto di autoriforma, alla luce di quanto deliberato dal Consiglio Nazionale di Federcasse, ha evidenziato delle linee di indirizzo focalizzate su sei obiettivi tra i quali tre risulterebbero indicati da autorità esterne (miglioramento della governance, maggior efficienza nell’allocazione delle risorse patrimoniali e apertura a capitali esterni) e altri tre sarebbero auto individuati (valorizzazione dimensione territoriale, semplificazione delle filiere e accrescimento dell’efficienza, introduzione di impegni formali a garanzia dell’unità di sistema).

Come risulta evidente, ci sono singolari “punti di contatto” con le analisi contenute nel documento di sistema elaborato oramai un anno fa da queste Organizzazioni Sindacali (ricordiamo tutti come venimmo trattati con malcelata indifferenza…), anche se è certamente meno chiaro quali conclusioni e conseguenti applicazioni si trarrebbero.

A questo proposito le nostre posizioni sono note e si fondano sulla consapevolezza della necessità di alcuni cambiamenti già delineati a suo tempo, fermo il mantenimento delle caratteristiche peculiari del credito cooperativo (autonomia delle BCC, presupposto mutualistico, propensione al localismo).

Sul tema, quindi, le riflessioni sono solamente all’inizio.

Per quanto concerne la situazione contrattuale (CCNL e Contratti di secondo livello) ci è stata rappresentata la disponibilità a riprendere il confronto negoziale, che tuttavia non risolve i problemi di fondo che hanno determinato la rottura e cioè: i presupposti (quale analisi di contesto, quale approdo delle modifiche strutturali e quale consapevolezza dei reali costi del sistema), gli obiettivi (tenuta occupazionale, unicità contrattuale, doppio livello di contrattazione, mantenimento dei livelli retributivi ecc.), le condizioni (ripristino dell’ultrattività del CCNL e dei CIR e ritiro di ogni atto unilaterale).

Al fine di verificare la permanenza o meno di tali problemi, è stata quindi concordata una ulteriore data di confronto prevista per lunedì 23 marzo p.v.

Solamente al termine della stessa e in coerenza con il mandato ricevuto dalle Lavoratrici e dai Lavoratori in occasione delle tante assemblee effettuate e dell’altissima partecipazione allo sciopero nazionale del 2 marzo u.s., e di quelli Regionali del 3 marzo in Lombardia e Toscana, potremo effettuare una valutazione compiuta e decidere se riprendere il confronto su basi differenti rispetto al passato.

Roma, 17 marzo 2015

LE SEGRETERIE NAZIONALI

Comunicato

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