Credito Cooperativo Federcasse: Vertenza Contrattuale – Autoriforma

Il Presidente della Federazione Italiana delle Banche di Credito cooperativo/CRA, avv. Alessandro AZZI, ha invitato per il giorno 16 marzo 2015 alle ore 10.30 le Segreterie nazionali delle OO.SS.LL., per una illustrazione, a cura dello stesso Presidente, dello stato del processo di autoriforma del Sistema del Credito Cooperativo.

Le OO.SS.LL. hanno aderito all’invito.

Le Assemblee e la partecipazione dei lavoratori allo Sciopero nazionale della Categoria del 2 marzo hanno , nel rinnovare il rapporto di fiducia e il mandato alle Organizzazioni sindacali, messo al centro della vertenza il rinnovo contrattuale e le strategie di riforma e consolidamento del Credito cooperativo italiano.

Il Movimento di Credito cooperativo, a conclusione del Comitato Esecutivo del 19 e del Consiglio Nazionale del 20 febbraio di FEDERCASSE, dovrebbe , dunque, avere elaborato una propria proposta, di carattere integrativo/emendativo del progetto delle Autorità regolatrici .

Non conosciamo in dettaglio i contenuti della proposta nè se la stessa sia da considerarsi definitivamente approvata dal Movimento e dagli organi decisionali di Federcasse.

Il dibattito in corso nel Movimento dovrà concludersi con una chiara e definitiva proposta di riforma.

La convocazione delle OO.SS.LL. da parte del Presidente di FEDERCASSE , tanto più se preludio alla condivisione di un percorso di informazione, consultazione e confronto sull’Autoriforma – da noi ritenuto necessario per entrambe le Parti – è un segnale di responsabilità e di consapevolezza della ineliminabile funzione delle relazioni industriali ma, soprattutto, del valore del fattore lavoro nel Credito cooperativo.

Questa è la prima questione che intendiamo porre al Presidente di Federcasse, in occasione del programmato incontro.

Le criticità che il Movimento attraversa sono preesistenti alla estrema velocizzazione imposta dai “ regolatori “ alla riforma del sistema; esse sono state drammaticamente acuite dalla devastante crisi economica e sociale del nostro Paese.

Tali criticità, già di per sé, rischiano di porre in discussione i livelli occupazionali e i diritti contrattuali della Categoria.

Non consentiremo che il processo di Autoriforma venga portato avanti senza porre la dovuta attenzione alla sostenibilità sociale, in primis nei riguardi delle lavoratrici e dei lavoratori del Movimento o che venga utilizzato per giustificare compressione dei trattamenti contrattuali della Categoria.

A tale fine, riservandoci una valutazione attenta dei contenuti dell’Autoriforma, poniamo alla Controparte un’altra questione per noi ineludibile: quali obiettivi e quali strumenti propedeutici ( ad implementazione di quelli già esistenti ) per la gestione condivisa delle “ ricadute “ sui lavoratori.

L’Autoriforma si intreccia, infatti, sempre più strettamente con la già complicata vertenza per il rinnovo contrattuale FEDERCASSE, a sua volta condizionato dall’andamento delle relazioni industriali con ABI e con i maggiori gruppi bancari.

FEDERCASSE deve riaprire il tavolo di trattativa e rimuovere ostacoli e pregiudiziali ad un confronto nel merito.

A tal’uopo il permanere di un condizionamento deciso e voluto dalla Controparte, quale la disapplicazione dei contratti a fare tempo dal 1° aprile p.v., sarebbe di nocumento per un negoziato costruttivo.

Una cosa è il negoziato,che si preannuncia particolarmente difficile, altra cosa è pretendere che le OO.SS.LL. condividano il “ superamento “ o la cancellazione di istituti contrattuali considerati da FEDERCASSE obsoleti o addirittura in contrasto con i mutamenti intervenuti nell’organizzazione del lavoro.

Pure non essendo l’incontro del 16 marzo una sede di trattativa, attendiamo dalla Controparte atti concreti, quali, ad esempio, la condivisione – senza ulteriori condizioni o pregiudiziali – della ultrattività piena dei contratti collettivi nazionali di lavoro e di quelli di secondo livello.

FEDERCASSE ha finora inteso procedere con atti unilaterali. Federcasse non può chiedere alle OO.SS.LL. di condividere atti unilaterali.

Nella giornata di ieri è stato sottoscritto fra la Federazione trentina e la Fabi un “ verbale di accordo quadro provinciale per la riorganizzazione del sistema delle Casse rurali trentine e Enti collegati “.

L’accordo non è stato sottoscritto dalla struttura provinciale della FISAC/CGIL, la quale, in considerazione delle implicazioni con la vertenza collettiva nazionale, pure avendo positivamente contribuito al confronto a livello territoriale, ha, d’intesa con il Nazionale, deciso , allo stato, di non stipulare.

Evidenziamo il contributo della nostra struttura provinciale trentina al tentativo di tenere unito il fronte dei lavoratori, in tutto il territorio nazionale, per non pregiudicare il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di Lavoro.

Anche Fiba/Cisl e Uilca/Uil provinciali trentine non hanno sottoscritto.

Il Coordinamento nazionale FISAC/CGIL delle Banche di Credito cooperativo e delle Aziende del Gruppo creditizio sarà convocato a Milano, presso la Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, per lunedì 23 oppure per martedì 24 marzo p.v. per una prima valutazione sulle prospettive della vertenza, dopo lo sciopero nazionale di Categoria del 2 marzo e l’incontro con il Presidente di FEDERCASSE del 16 marzo p.v.

Lunedì prossimo confermeremo la data definitiva.

Cordiali saluti.

Roma, 12 marzo 2015

IL COORDINAMENTO NAZIONALE

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