Gruppo Ubi: Il Bilancio, Il Lavoro, Il Contratto

Il 12 febbraio il gruppo UBI ha emesso un comunicato stampa per illustrare i dati del bilancio 2014. In evidenza:
utile consolidato al netto delle poste non ricorrenti + 46,2%
svalutazioni avviamenti: 883 mln
risultato d’esercizio: – 725,8 mln
Dal comunicato stampa: “E’ proseguita anche nel 2014 (sesto anno consecutivo) la tendenza già rilevata per gli oneri operativi […]. Nel dettaglio: – le spese per il personale, pari a 1.301,8 milioni, risultano sostanzialmente allineate al 2013 (1.301,7 milioni), assorbendo, grazie alle efficienze ottenute negli ultimi anni, oltre 19 milioni relativi all’evoluzione delle retribuzioni prevista dal vigente CCNL.
Primo commento: l’impegno e il sacrificio dei dipendenti UBI (in termini di + lavoro – lavoratori + straordinari fatti e non riconosciuti – salario) ha permesso di incrementare in maniera rilevante l’utile delle attività ordinarie.
Primo atto dei vertici del gruppo: viene proposto ai soci l’aumento del dividendo del 30% (da 6 a 8 centesimi per azione) finanziando l’operazione con un prelievo di 72 milioni di euro dalle risorse straordinarie.
Il riconoscimento al lavoro?
Scorrendo i dati di bilancio risulterebbero non più accantonati e quindi presumiamo erogati al Top management per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal loro sistema incentivante, circa 10 milioni di euro in azioni.
E per i dipendenti? Per ora siamo fermi al regalo di ABI (avvenuto con il pieno appoggio dei rappresentanti di UBI): disdetta del CCNL a decorrere dal 1 aprile.
La situazione è obiettivamente difficile ma noi vogliamo e dobbiamo ripartire dalle note positive di quest’ultimo periodo:
L’ottimo risultato dello sciopero del 30 gennaio (di cui segnaliamo la grande adesione a livello di gruppo), le partecipate manifestazioni nazionali che hanno portato in piazza la differenza tra bancari e banchieri, la rottura delle relazioni sindacali, laddove è stata praticata senza cedimenti, hanno determinato un primo passo indietro da parte di ABI.
Ora vedremo quali saranno gli sviluppi degli incontri sindacali, programmati in questi giorni, per il rinnovo del CCNL.
E’ chiaro che l’intero percorso di trattativa dovrà essere sostenuto con la stessa convinzione espressa il 30 gennaio, al fine di riconquistare un contratto nazionale degno e con esso la capacità negoziale per definire un premio aziendale, per tutti i lavoratori del gruppo, adeguato agli incrementi del dividendo e agli emolumenti corrisposti al Top Management.

FISAC CGIL GRUPPO UBI
comunicato

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