Giovedì 26 febbraio 2015, come anticipato, abbiamo incontrato il Presidente Professor Francesco Favotto.
Nonostante la delicatezza degli argomenti trattati, abbiamo apprezzato i toni pacati e la lucidità con i quali ha effettuato una riesamina delle azioni e degli eventi che hanno interessato Veneto Banca dalla data del suo insediamento, il 26 aprile 2014, a oggi.
In questo ultimo anno, il nostro Consiglio di Amministrazione si è adoperato per adeguare Veneto Banca ai nuovi criteri imposti dalla BCE che di fatto stanno mutando l’attività bancaria che dovrà essere sempre più orientata alla solidità finanziaria del sistema creditizio a sostegno dell’economia europea e dell’euro stesso.
Il Professor Favotto ha dichiarato che i dati di bilancio e gli andamenti previsionali, peraltro già esposti nel comunicato stampa di Veneto Banca dello scorso 18 febbraio, consentono di poter affermare con serenità che la nostra banca può continuare la propria attività, anche in autonomia.
Ci ha inoltre comunicato che, a seguito dell’autorizzazione della cessione delle quote della Banca IPIBI, il CET1 ha avuto un incremento di 0,12% che, a oggi, lo porta al valore assoluto di 9,9% e che verrà rafforzato con la cessione di BIM il cui “iter è stato formalizzato”.
L’autonomia e la riforma delle banche popolari costituiscono una partita importantissima ancora in corso e il Presidente sostiene che la nostra banca è in grado di adeguarsi ai cambiamenti dettati da regole nuove, pur mantenendo sempre alta l’attenzione su qualsiasi scenario futuro.
Ha annunciato che il nuovo Piano Industriale vedrà la luce a fine marzo e che verrà preliminarmente presentato alle parti sociali.
“Far riprendere alla banca la voglia di fare banca” e “la nostra è una dimensione giusta per i mercati che serviamo”, queste le parole di Favotto che ritiene possibile mantenere un radicamento sul territorio, pur adeguandosi alle indicazioni delle BCE, con una trasformazione “da banca commerciale a istituzione finanziara”.
Durante il confronto abbiamo chiesto un più ampio sostegno alle colleghe e ai colleghi che quotidianamente si relazionano con la clientela perché necessitano di puntuali e tempestive
indicazioni per una gestione coordinata volta a superare i danni reputazionali subiti a seguito delle ultime vicende.
Ci auguriamo che questo possa essere il primo di una serie di incontri con il nostro Presidente, con cadenza periodica, a conferma della volontà di una maggiore trasparenza e di una proficua
collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori di questa banca a vantaggio di tutti i portatori di interesse.
Montebelluna, 26/02/2015
COORDINAMENTI AZIENDALI
DIRCREDITO FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL UILCA