oma, 25 febbraio – “Questa mattina, alla ripresa del confronto per il rinnovo del contratto nazionale, grazie all’unità di tutto il sindacato, si è detto in modo chiaro ad Abi che non può far rientrare dalla finestra ciò che non è passato dalla porta, e cioè il congelamento degli scatti e del Tfr, confermando così la necessità che il salario sia tutelato dall’inflazione reale”. E’ quanto afferma il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale.
Nel pomeriggio, aggiunge il dirigente sindacale, “il confronto è proseguito sui temi relativi all’anima sociale del contratto, ovvero giovani, occupazione, prospettive per coloro che perdono il lavoro e tutela degli attuali occupati del settore rispetto alla nuova legislazione sul lavoro. Tema che sarà affrontato nella prossima sessione insieme all’area contrattuale”.
Nel merito, osserva Megale, “valuteremo incontro per incontro lo stato dell’arte, avendo chiaro che noi vogliamo fare il contratto sulla base delle priorità presenti nelle nostre richieste e che non c’è ricatto che tenga a partire dalla disapplicazione del contratto. Tireremo le fila nel direttivo del 17 e 18 marzo e valuteremo se ci sono le condizioni, come noi auspichiamo, per rinnovare il contratto entro il 31 o se dovremo attrezzare un nuovo percorso di mobilitazione”, conclude.