“…gli atteggiamenti tenuti….condizionano NEGATIVAMENTE la performance….al fine di recuperare comportamenti adeguati ….”
Queste parole di colore oscuro vid’io scritte al sommo di una mail ( dopo aver finito il plafond degli sms!), e il senso lor mi fu fin troppo chiaro: SIAMO INCAPACI! Noi, ovviamente; perché lui, il nostro Dante 2.0, con quello vero ha in comune solo una cosa: Firenze. Che al nostro uomo pero’non ha dato i natali, ma un ufficio edulcorato ed uno stipendio di tutto rispetto. Forse è per quest’ultimo aspetto che si sente autorizzato ed innalzarsi come colui che “…è a disposizione a ricevere le nostre istanze relativamente ad iniziative….” volte a correggere e raddrizzare i comportamenti di cui sopra!
Questo e’ il clima che viviamo quotidianamente nella nostra Area. Sette ore e mezzo al giorno di massacro, fisico e psicologico, con organici ridotti all’osso ed una mole di lavoro ormai insostenibile, con continue richieste di risultati che non possono arrivare e che, anche quando arrivano, sono giudicati insufficienti. Ma questo a Firenze non lo sanno, o forse fanno finta di non saperlo, continuando a nascondersi dietro i loro numerini, quelli che dicono che siamo troppi, che la produttività pro-capite è bassa, che in quell’ufficio di filiale dove sono in sette, il lavoro da fare si può portare a termine comodamente in quattro!
E’ questa la politica portata avanti dalla nostra Area, quella che (pare) l’abbia portata in cima alla classifica per i risultati raggiunti in termini di economie, tanto da diventare esempio per le altre che ci inseguono. Risultati che magari consentiranno a chi sta al vertice (e non solo), di prendere premi a diversi zeri, gli stessi che hanno levato e leveranno a noi, fatto salvo qualche briciola per i contest alla rete (anche di questo ci sarebbe lungamente da discutere… ).
Un risultato ottenuto sulla nostra pelle, sulle notule pre-autorizzate e poi pagate solo se il collega insiste…, sulle richieste fatte ai colleghi di trattenersi oltre l’orario se c’è l’arretrato, in tasca allo sciopero degli straordinari (che tanto, anche volendo, non sarebbero autorizzati), sulla mancanza di formazione dei nuovi gestori valore, che a distanza di tre mesi sono ancora lì ad aspettare, ma ai quali nel frattempo è stato chiesto di raggiungere il budget su prodotti a loro ignoti.
Ma d’altronde ognuno deve fare il suo, l’Area e’ lì per organizzare ed assistere il nostro lavoro. Peccato che lo faccia poco e male: se hai bisogno di una consulenza (magari urgente?) mettiti pure comodo (d’altronde i lavori di concetto richiedono tempo, non sono mica contatti!), se hai bisogno dell’assistenza, perché magari ti si “incatagna” paschiface nel bel mezzo di una vendita, manda pure il cliente a fare colazione, che se poi si sblocca e il cliente non è ancora tornato cosa cambia? Tanto la stampante non funziona!
E mentre noi ci si arrabatta, come meglio si può, davanti a tale disorganizzazione, per mandare avanti quello che rimane della nostra gloriosa banca, sembra che in Area si stiano permettendo di inviare l’ennesimo input: le valutazioni del personale devono essere basse, misere, mediocri! Niente di tutto quello che facciamo ci deve essere riconosciuto, ne’ verbalmente, ne’ economicamente, ne’ per iscritto! Occorre ufficializzare la nostra INEFFICIENZA, la nostra INCAPACITA’, la nostra PARZIALE ADEGUATEZZA!
Come se l’ultimo, miserabile budget richiesto fosse quello di non riconoscere ai propri collaboratori l’impegno che giornalmente viene profuso nel proprio lavoro! E quando una pioggia di ricorsi si abbatterà su Firenze, e troppo del loro preziosissimo tempo dovrà essere dedicato ad ascoltare centinaia di memorie e a redigere centinaia di rapporti, noi saremo pronti di nuovo a trascorrere una calda estate fiorentina, in barba a qualsiasi regola di efficienza ed economicità! E cosa ci può essere, inoltre, di più frustrante e demotivante del sentirsi certificare e dover sottoscrivere la propria incapacità?
Stendiamo un ultimo velo pietoso sull’infamante destino che spetta ai malcapitati titolari delle Filiali che risultano essere ultime nella classifica della DTM, magari perché l’80% dei gestori fino al giorno prima vendeva le carte di credito ed oggi deve collocare prodotti finanziari che non conosce o perché il 50% dei gestori il primo Gennaio sono andati in pensione e non sono stati sostituiti.
Costoro dovranno comunque subire l’onta di dover comparire presso gli uffici di Area, al cospetto dei vertici forse anche di DG (altre trasferte, altri costi inutili!), per essere da tutti gli altri, pubblicamente umiliato!!
Non termineremo il volantino con una frase ad effetto, sarebbe troppo banale, ma con un estratto preso dal codice etico della nostra banca che , se non già cestinato come il CIA e, ci auguriamo, non anche il CCNL, dovrebbe essere di ispirazione per tutti quelli che lavorano nel nostro istituto di credito.
4.1 GESTIONE DEL PERSONALE E AMBIENTE DI LAVORO
…”
Il Gruppo si impegna a garantire condizioni e ambienti di lavoro sicuri, salubri e soddisfacenti, in cui i dipendenti sono trattati in modo equo e con rispetto,supportati nello sviluppo professionale e premiati per le buone prestazioni ottenute. La ricerca e la selezione del personale è effettuata sulla base di criteri di oggettività, competenza e professionalità, garantendo a tutti pari opportunità d’inserimento e di carriera in base al merito. Ogni assunzione, promozione, progressione nella carriera, incremento della retribuzione è effettuato rispettando la politica dei meriti e delle pari opportunità. Viene favorito, anche attraverso un confronto con le Organizzazioni Sindacali, un clima di lavoro positivo, che valorizzi le individualità, i rapporti interpersonali, contribuendo a realizzare partecipazione, senso d’appartenenza e spirito di squadra. Viene ricercata, in un’ottica di flessibilità nella gestione delle risorse umane, la massima conciliabilità tra gli obiettivi e le esigenze dell’azienda e le necessità personali e familiari dei dipendenti. Non è tollerata alcuna forma di discriminazione e vessazione
”….
Livorno, 17 febbraio 2015 Le Segreterie Fabi Fiba/Cisl Fisac/CGIL Uilca