Mps, perdita record da 5,3 miliardi e aumento di capitale da 3 miliardi. Mercoledì 11 febbraio da “Il Sole 24 Ore”
-Perdita record per il Monte dei Paschi. La Banca senese chiude il bilancio 2014 con un rosso di esercizio per il gruppo di 5,34 miliardi contro una perdita di 1,4 miliardi nel 2013. Sul risultato pesano rettifiche per circa 5,7 miliardi a seguito dell’asset quality review della Bce. Mps ha annunciato anche il varo di un aumento di capitale fino a 3 miliardi di euro, superiore ai 2,5 miliardi previsti in precedenza, tra aprile e giugno.[…]
Mercoledì 11 febbraio Ore 20:00, il Responsabile dell’Area Antonveneta, Massimo Fontanelli,scrive una e-mail della quale vi riportiamo di seguito le parole testuali e, tra parentesi , il nostro pensiero
“Oggetto: Bellissima notizia” (Stiamo leggendo le stesse notizie?)
“L’aumento di Capitale sale a 3 Miliardi ed il consorzio di garanzia ha già aumentato l’impegno a tale importo!! Da domani è dunque guerra” (quale guerra? Quella psicologica? Quella delle continue pressioni a cascata su Dtm, Segment, Titolari, Gestori, Addetti? Questa guerra, Direttore, è già in atto da tempo, legittimata da Lei ogni giorno con toni e modalità inaccettabili! Di conseguenza ogni Responsabile si sente autorizzato ad “aggredire” i colleghi, che invece meritano i lavorare nel rispetto della loro dignità)
“il commerciale DEVE battere un colpo” (quale commerciale? Il collega che DEVE fare il budget, DEVE fare le campagne prodotto, DEVE uscire, DEVE parlare con i clienti, DEVE parare i colpi rispetto le notizie di stampa, DEVE ascoltare con attenzione le lync quotidiane , DEVE partecipare con entusiasmo alle demoltiplica…. L’elenco è infinito: quale altro colpo, in questa situazione, DEVE battere?)
“il vertice della Banca ci supporta” (con cosa? Con dichiarazioni stampa che lasciano spazio alle soluzioni più disparate per risolvere la questione MPS, lasciando lavoratori, clienti e mercato nell’incertezza?)
“e noi dobbiamo ricambiare la fiducia che ci viene data” (e come mai questa fiducia nella nostra Area si trasforma spesso in insulti e minacce, che, al contrario, diffondono senso di inadeguatezza e incapacità?)
“Non possiamo non fare il budget” (quale ci scusi? Quello così “sfidante” da essere irraggiungibile e frustrante? Quello della piattaforma Regata? Quello delle campagne prodotto? O quello che viene duplicato o triplicato verbalmente?)
“per rispetto del vertice, degli azionisti che ancora ci supportano, di tutti gli stakeholders” (e il rispetto del cliente che ci dà da vivere? E quello per i colleghi che investono ogni giorno etica e professionalità nell’azienda, e come risposta vengono trattati come numeri e non come persone, talvolta privati dei loro diritti? Dov’è il rispetto per i lavoratori nella lettera inviata dall’ A.D. nei giorni scorsi, nella quale si fa riferimento ad altre cessioni di attività strettamente non connesse al core business?)
“Prendo atto di tutte le risposte pervenute sul commitment, aspetto i numeri che, in tutta onestà, non possono essere quelli che ho visto in questi giorni” (ma il senso della realtà è presente nella percezione dei Responsabili dell’Area? I colleghi, oltre al commerciale, devono rispondere al telefono, smazzare tutte le e-mail, fare i dovuti controlli, essere a conoscenza di tutta la normativa e applicarla, sopperire a problemi procedurali e tecnici, usufruire dei corsi on line. Devono, sempre più spesso, fare cassa. Dopo l’ultimo esodo, l’organico della rete è diventato insufficiente in tutte le DTM, e questo ha reso sempre più impraticabile un modello di servizio già di per sé inadatto alle filiali medio piccole, che sono la stragrande maggioranza dell’Area)
“Facciamo vedere a tutti di che pasta siamo fatti!” (cosa dobbiamo far vedere ancora di più? Lavorare la sera, la notte, il sabato, la domenica?)
Avanti tutta! (“Avanti TUTTI!” rispondiamo noi! Vogliamo vedere “correre” tutta la squadra PER RAGGIUNGERE I RISULTATI che vengono richiesti! E’ GIUNTA L’ORA che si smetta di inondare i colleghi di email, di richieste di report, di offese, di ricatti che nulla servono per il raggiungimento dei risultati, e trovare il giusto equilibrio nell’attività lavorativa!)
E’ arrivato il momento che anche la Capogruppo intervenga! Siamo persone che vogliono rispetto e riconoscimento per il lavoro che quotidianamente svolgiamo!
Lavorare al Mps nel Triveneto non può e non deve significare lavorare in un clima di “guerra”. Tutto ciò non è più tollerabile!
LE RSA MPS AREA ANTONVENETA
Padova, 17 febbraio 2015