Riprendendo il ragionamento dopo l’ultima nota inviata su questo argomento con la quale avevamo allegato il testo riveduto e ampliato della Proposta di Legge 1138 in base alla discussione della Commissione Giustizia della Camera e alle audizioni che erano intervenute siamo ad evidenziare i punti che da allora sono intervenuti:
1- Il testo ampliato è stato da noi valutato positivamente in quanto raccoglie molti aspetti che nel frattempo il dibattito aveva evidenziato; rende la proposta di legge più organica e contemporaneamente più robusta rispetto alle altre proposte che varie iniziative parlamentari ( Bindi; Grasso; Orlando) avevano avanzato.
2- Proprio in virtù delle altre iniziative parlamentari la Commissione Giustizia della Camera si era bloccata alla vigilia del voto definitivo. La commissione aveva infatti deciso, in base a non poche pressioni politiche sia di natura partitica, sia di natura governativa, di attendere l’iter delle altre leggi presentate al Senato per innescare su di esse, una volta approdate alla Camera, i contenuti della Legge 1138.
3- Il sostanziale ingorgo parlamentare e i cambiamenti intervenuti sia sull’iter, sia sui contenuti delle altre Proposte di Legge, hanno convinto la Commissione Giustizia della Camera di procedere con la discussione definitiva sulla materia delle confische e delle aziende confiscate assumendo come testo base la nostra proposta di legge e abbinandola a quella che l’ ON. Rosi Bindi aveva presentato alla Camera.
Questa scelta è stata accompagnata da un termine deciso dalla Commissione per il quale entro il 27 Febbraio prossimo è il termine ultimo dato ai gruppi parlamentari e al Governo per presentare gli emendamenti.
4- Questa decisione rappresenta un passo avanti molto importante e significativo. Innanzitutto perché è il testo della nostra proposta che viene preso a riferimento, in secondo luogo perché accelera spiazzando tutti gli altri. Quanto diciamo è confortato poi dal lavoro autorevole svolto dal Servizio Studi della Camera che ha provveduto a confrontare la legislazione attuale con i vari testi “in gioco”. Questo studio rafforza la validità del nostro impianto riconoscendogli una sostanza che non viene riconosciuta al testo “Bindi” indicato come una Legge Delega al Governo, piuttosto che una Legge vera e propria. ( Il testo del Servizio Studi è anche esso allegato).
5- Adesso stiamo lavorando con i nostri esperti, con Libera e con il Relatore della nostra proposta di Legge per vedere quali punti del testo Bindi possiamo accogliere e fare così una vera e propria integrazione con l’obbiettivo, qualora questo fosse possibile, di rafforzare ulteriormente la nostra posizione e i contenuti a noi cari.
6- Ovviamente i pericoli, quando si tratta di avere a che fare con questo quadro politico e con questa situazione parlamentare sono sempre in agguato. Non sappiamo ad esempio in che modo e in che misura agirà o reagirà il Governo. Non sappiamo ad esempio l’incidenza che potrà avere il testo che ( Notizia di queste ore) Gratteri, incaricato da Renzi, ha consegnato al Governo su materie alcune delle quali dovrebbero riguardare anche i temi da noi affrontate.
7- Proprio in relazione al punto precedente stiamo assumendo le iniziative “Politiche” utili a sostenere quanto abbiamo messo in campo. Alcune di queste erano già programmate come quella relativa del 19 Febbraio a Roma per la chiusura del “Viaggio della Legalità”. Altre sono in corso, nate proprio in occasione del “Viaggio” come quella assunta nella tappa siciliana nei confronti della assemblea regionale e della Giunta Crocetta, e nei confronti dei parlamentari siciliani.
Altre ancora sono già in programma come quella di CGIL-CISL-UIL Emiliane che il giorno 17 Marzo, in preparazione della Giornata della memoria, che si svolgerà a Bologna il 21 Marzo, hanno organizzato una iniziativa sul tema del Lavoro e della Legalità.
Infine stiamo lavorando con CISL e UIL per una iniziativa Nazionale proprio sui temi della Aziende Confiscate.