Il tempo stringe per il credito cooperativo. Ieri Banca d’Italia ha lanciato chiari moniti.
- E’ ORA CHE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI SIANO COINVOLTI NELLA “ AUTORIFORMA “ DEL CREDITO COOPERATIVO.
- FEDERCASSE LA SMETTA CON LA MINACCIA DI DISAPPLICARE I CONTRATTI.
- AVANTI CON LE INIZIATIVE E LA PREPARAZIONE DELLO SCIOPERO NAZIONALE DEL 2 MARZO P.V.
- LA SORTE DI UNA INTERA CATEGORIA DI LAVORATORI NON PUO’ E NON DEVE ESSERE DECISA DAL GOVERNO E DA FEDERCASSE SENZA COINVOLGIMENTO.
Carmelo Barbagallo, Capo del Dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria della Banca d’Italia, è intervenuto il 12 febbraio c.te su “Le banche locali e di credito cooperativo in prospettiva: vigilanza europea ed evoluzione normativa”, presso la Federazione delle cooperative Raiffeisen, Bolzano.
Nel suo intervento il Capo della Vigilanza si è dapprima soffermato sulle principali difficoltà che il prolungarsi della crisi sta comportando per le “ banche locali “, per effetto di debolezze sia congiunturali sia strutturali.
Ci pare di rilevare che le banche di credito cooperativo siano citate nell’intervento più spesso come “ banche locali “ , con riferimento al carattere mutualistico prevalentemente in alcuni passaggi di maggiore criticità.
IL TEMPO STRINGE PER IL CREDITO COOPERATIVO