E’ sempre più evidente che la Direzione di Area non solo non monitora adeguatamente il clima lavorativo, ma continua a non prendere in giusta considerazione le segnalazioni che tutto il sindacato giornalmente riporta dai vari territori.
Taluni pensano di poter costruire la propria carriera personale attraverso pressioni commerciali eccessive e spesso indebite, inoltrando ai colleghi messaggi demenziali dalle sette del mattino sino a tarda sera ed esercitando impropriamente il proprio ruolo attraverso minacce ed intimidazioni. Il reale bene della Banca necessiterebbe di comportamenti diversi.
Troppa gente che chiede e ….. poca gente che fa.
Le cattive pratiche si moltiplicano. Lunedì scorso a Varese il Responsabile della Dtm, il Segment ed il Gru si sono presentati per distribuire trasferimenti a raffica con un evidente intento punitivo, dimostrando uno stile da “padroncini della fabbrichetta”, quasi fossero ritorsioni personali. L’ennesimo episodio, nel perimetro di questa Dtm, di una escalation che ha visto succedersi reiterate minacce ai colleghi scarsamente produttivi – per loro – e atteggiamenti spesso inqualificabili.
Non contestiamo la legittimità del turn over, ma i modi scorretti con i quali viene attuato. Lync ad ogni ora, riunioni programmate oltre il normale orario di lavoro come quella a Mariano Comense del 2 febbraio u.s., nella quale i colleghi sono stati trattenuti sino alle 20:00 e con toni sprezzanti. Potremmo riferire altri episodi, per esempio nella Dtm di Milano centro, dove un segment in particolare sta interpretando impropriamente il proprio ruolo, vessando i colleghi e generando malcontento e tensioni. O altri casi ancora, in cui i segment non si relazionano con i titolari che, talora con grande dignità, rifiutano l’imposizione di metodi poco rispettosi e scorretti.
Abbiamo tutti compreso che questi continui comportamenti fuori perimetro hanno l’ obiettivo di tenere sotto pressione le persone, trasformando i mancati risultati rispetto ad aspettative spesso irrealizzabili in una colpa a prescindere.
Il metodo non sta sortendo risultati apprezzabili, vessare le persone e puntare sulla pressione e non sulla qualità del lavoro non paga. Il clima negli ultimi mesi è diventato irrespirabile e sappiamo che la paternità di questa escalation è da attribuire principalmente ai vertici della filiera commerciale dell’Area.
Il Responsabile della Rete MPS, Dir. Bragadin, lo scorso settembre ammise alcuni comportamenti commerciali non in linea con la normativa aziendale, ma evidentemente il controllo della macchina è ormai sfuggito anche a lui.
Chiediamo ai colleghi di reagire a questa deriva, difendere la propria dignità e lavorare al meglio delle proprie capacità nel rispetto dell’educazione e delle regole.
Segnalateci i comportamenti anomali e noi li denunceremo senza indugio.
Milano, 9 febbraio 2015
LE SEGRETERIE