Palestina: soddisfazione della CGIL per il riconoscimento di Stato Osservatore all’ONU

Con 131 Sì, 41 astenuti e 9 no, l’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti ha accolto la richiesta dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) e del suo leader Mahmoud Abbas di dare alla Palestina lo status di Stato Ossservatore.

Anche se non è ancora la piena ammissione della Palestina come Stato membro, si tratta del riconoscimento formale, da parte della massima istanza delle Nazioni Unite, della Palestina in quanto Stato e, come hanno sottolineato con soddisfazione i dirigenti palestinesi, di una nuovo impulso, su basi nuove, al processo di pace e di negoziato tra Palestina e Israele.

La CGIL ha sempre sostenuto il legittimo diritto della Palestina ad uno Stato sovrano e alla sua piena ammissione nelle Nazioni Unite e, anche nei giorni scorsi, ha partecipato agli appelli e alle pressioni nei confronti del governo italiano affinchè esprimesse un voto favorevole alla decisione di ieri.

La CGIL esprime grande soddisfazione per la decisione dell’Assemblea dell’ONU e apprezzamento per la scelta corretta del governo italiano.

Continuerà a sostenere, in tutte le sedi, gli sforzi per raggiungere una pace stabile e duratura, basata sulla pacifica coesistenza di due Stati sovrani.

Chiede al governo italiano e all’Unione Europea di utilizzare l’opportunità data dal riconoscimento della Palestina come Stato osservatore all’ONU per moltiplicare gli sforzi a portare il governo israeliano al pieno rispetto delle risoluzioni dell’ONU, dei diritti dei Palestinesi e alla ripresa di un vero negoziato, ponendo fine alle violazioni del diritto internazionale.

Intanto, prosegue il Forum Sociale Mondiale per la Palestina Libera, che ieri ha marciato pacificamente per le strade di Porto Alegre, con una grande partecipazione dei sindacati brasiliani,uniti nella difesa dei diritti del popolo palestinese.

Una bella manifestazione, che ha commosso i tanti palestinesi presenti, provenienti dalla Cisgiordania, da Gaza e dai campi rifugiati, sorpresi da questa solidarietà latinoamericana, così lontana dalla loro terra ma così spontanea, forte e sincera.

Tante lavoratrici e lavoratori e tanti giovani discendenti della diaspora palestinese, per un giorno protagonisti, orgogliosi di essere cittadini brasiliani e palestinesi.

Il traffico del centro di Porto Alegre si è bloccato, ma nessun negozio ha chiuso.

Nella mattinata, nei locali dell’Università Federale si è svolta la prima assemblea plenaria sul diritto internazionale e sulla protezione dei diritti umani, ricordando come questi siano sistematicamente violati dal governo di Israele con la complicità della comunità internazionale.

Nel pomeriggio, è stato Nabil Shaat, uno dei leaders palestinesi della vecchia guardia, a raccontare il lungo cammino del popolo palestinese verso la conquista del proprio stato, rispondendo alle domande dei giovani e degli studenti che sono corsi numerosi ad ascoltare questo anziano signore che, dagli anni settanta ad oggi, ha rappresentato l’OLP al tavolo dei negoziati con gli Israeliani, concludendo la sua lunga testimonianza,con una vena di ottimismo e di speranza, per il futuro della ricomposizione tra palestinesi e per il nuovo percorso avviato con il riconoscimento della Palestina come Stato osservatore delle Nazioni Unite.

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