Bcc: I Lavoratori si mobilitano

LA DIGNITA’ NON HA PREZZO, IL FUTURO NON E’ IN VENDITA E I CONTRATTI NON SI TOCCANO

Dopo l’ultimo tentativo effettuato il giorno 8 u.s. in occasione della convocazione di Federcasse, abbiamo dovuto prendere atto della realtà. L’ennesimo invito alla responsabilità effettuato dalle OO.SS ha ricevuto come risposta da Federcasse la ufficializzazione del recesso anche dai contratti integrativi regionali e di tutte le società. Nella medesima giornata sono partite anche le prime indicazioni per le Federazioni regionali a dimostrazione della premeditazione alla base dell’atto compiuto.
Ora è chiaro, senza tema di smentita e nonostante le reiterate mistificazioni dei fatti più volte effettuate da Federcasse, che il merito non ha alcuna rilevanza: l’obiettivo è quello di superare la contrattazione collettiva (Contratto Nazionale e Contratti di secondo livello) a beneficio di trattamenti economici e normativi ridotti e soprattutto discrezionali.
Un balzo all’indietro nella storia che ci riporta in epoche che ritenevamo superate e dimostra il vero volto di chi guida quest’attacco senza precedenti – magari giustificandosi con il fatto che firma semplicemente ciò che gli propongono altri – e che non ha ragione alcuna se non la smania di potere.
Il giorno 13 gennaio si sono riunite le Segreterie Nazionali per programmare le iniziative che contrasteranno con determinazione questa deriva regressiva per tutto il tempo che sarà necessario e ben oltre le assemblee di bilancio della prossima primavera.
La macchina organizzativa scalderà i motori in occasione della riunione di tutti i rappresentanti sindacali convocata per il 22 p.v. e programmerà sino a fine febbraio assemblee capillari in tutto il Credito Cooperativo, ma anche manifestazioni, azioni legali e ulteriori iniziative anche non convenzionali che precederanno lo sciopero nazionale dei primi di marzo.
A questa prima fase ne seguirà una seconda già in corso di preparazione, che da un lato prevederà ulteriori momenti di protesta compreso lo sciopero e dall’altro analizzerà in controluce tutte le contraddizioni, gli sprechi, le responsabilità
gestionali e le sacche di privilegi, che saranno conseguentemente rese pubbliche individuando specifici momenti di interlocuzione anche istituzionali, ricomprendendo certamente le assemblee sociali di primavera.
In tempi meno recenti abbiamo avuto occasione di affermare che, se necessario, avremmo difeso il credito cooperativo anche da se stesso e intendevamo da coloro che da tempo stanno cercando di impadronirsene anche al prezzo di raccoglierne le macerie. Sono coloro che hanno una concezione proprietaria di ciò che è cooperativo senza averne titolo, che lo immaginano e auspicano verticistico, che al riparo della retorica dei valori praticano la gestione del potere fine a se stesso utilizzando le risorse prodotte da altri, che si nascondono nelle stanze ovattate perché si avvalgono spesso di mandatari, che praticano l’occupazione dei posti e rifuggono la trasparenza.
L’arroganza e il paternalismo sono i loro tratti distintivi comportamentali.
La posta in gioco è molto alta e riguarda il futuro del credito cooperativo, delle persone che vi lavorano, della loro dignità e di un modello realmente originale, che rischia di essere disgregato e dissolto da chi non l’ha mai né amato, né rispettato, ma piuttosto mal sopportato e sfruttato.
Restiamo tutti uniti perché il Vostro Sindacato c’è e farà la propria parte, fino in fondo. E questa è un’assoluta certezza.
Vi terremo puntualmente aggiornati sulle prossime iniziative in calendario.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
Roma, 15 gennaio 2015

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Lettera Segreterie Nazionali interruzione relazioni industriali Credito Cooperativo

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