La vicenda è nota e non intendiamo duplicare quanto già comunicato dalle altre sigle sindacali: il giudice ha dichiarato “manifestamente infondato” il licenziamento del collega avvenuto lo scorso giugno, in quanto ingiustificato e pretestuoso.
Avremmo voluto fornire un’informativa comune unitariamente alle altre OO.SS. con le quali condividiamo peraltro buona parte delle argomentazioni utilizzate nei loro comunicati; per le implicazioni ed i riflessi sull’intera collettività di lavoratori del Gruppo e per l’interessamento e l’operato di tutte le sigle, al di là dell’appartenenza sindacale del collega, ci sembrava coerente e “naturale”.
Come già avvenuto all’indomani del licenziamento, si è persa oggi nuovamente un’occasione per parlare con una voce sola di fronte a problematiche su cui l’unità di intenti e di comportamenti non deve essere un’opzione ma un dovere.
Ci permettiamo solo di sottolineare la non corrispondenza tra parole, princìpi ispiratori spesso declamati dalla cooperativa Cattolica e fatti.
E’ una contraddizione profonda e “manifesta” che abbiamo in più occasioni denunciato come FISAC-CGIL e che oggi ritroviamo anche nelle valutazioni di altri sindacati.
D’altronde, vale ricordarlo, l’essenza della responsabilità sociale d’impresa consiste nello spingersi oltre al semplice rispetto delle leggi e dei contratti.
E’ giusto a questo punto considerare, come fa la sigla cui aderisce il collega, che il caso non è definitivamente risolto.
A maggior ragione questa valutazione ci deve spronare ad affrontare il futuro con maggiore coesione sindacale.
La Fisac-Cgil non pensa che l’unità sindacale arrivi sotto l’albero di Natale ma sia il risultato di una scelta cosciente e da perseguire con tenacia perché dà più forza ai lavoratori.
Noi non smetteremo mai di ricercarla.
Così è stato per la proposta sulle tutele occupazionali, presentata la settimana scorsa all’azienda, e sulla riscrittura ed allargamento della clausola di rientro, su cui abbiamo costruito una posizione unitaria e in merito alle quali chiediamo alle altre sigle di proseguire il cammino unitariamente.
Col pacco di Natale abbiamo letto tutti le parole del presidente Bedoni su quale debba essere la carta vincente nei prossimi anni: “Fattore determinante del successo del Piano [d’Impresa] sarà l’apporto in termini di professionalità e di impegno dei dipendenti del Gruppo in tutte le società, in tutte le sedi e a tutti i livelli di responsabilità”.
In più occasioni sempre il presidente Bedoni ha ribadito l’impegno di Cattolica nelle politiche di responsabilità sociale.
Rinnoviamo l’invito all’Azienda a riempire di contenuti le proprie dichiarazioni, adoperandosi concretamente alla costruzione di relazioni sindacali che abbiano al centro il riconoscimento della dignità del lavoro e del contributo di tutti al raggiungimento dei risultati.
Milano, Roma, Verona, 22 dicembre 2014
FISAC-CGIL GRUPPO CATTOLICA
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