Rsa Centro e Sardegna: Modelli di(s)servizio

 

By: Ian BurtCC BY 2.0

Ancora una volta…ancora una volta un progetto aziendale poco chiaro sia nei contenuti che negli obiettivi.

LA REVISIONE DEI MODELLI DI SERVIZIO E’ L’ENNESIMO MAL RIUSCITO TENTATIVO DI METTERE UNA “PEZZA” ALLE IDEE CONFUSE DI CHI GUIDA LA BANCA

Le Segreterie di Coordinamento hanno già chiesto un ulteriore incontro a livello centrale per chiedere chiarimenti su alcuni aspetti.

Una cosa a noi già è chiara, perché non amiamo essere presi in giro. Lo scopo principale di questa operazione è il risparmio di personale, specie nelle filiali più grandi, in previsione delle difficoltà dovute alle uscite per gli esodi.

Forse potete convincere alcuni “yesman” con i vostri imbellettamenti, ma i lavoratori sono molto più svegli e capaci di leggere tra le righe. Molto più di quelli che quotidianamente dicono loro cosa fare.

Coloro che stanno decidendo nelle agenzie quali colleghi continueranno a fare gli affluent e quali faranno altro, sappiano che li stiamo osservando e che, come nostro solito, non ci limiteremo solo a guardare.

Stiamo assistendo, infatti, a scelte che non derivano da legittime valutazioni sulla base di criteri aziendali chiari, ma a piccole vendette personali, interessi di bottega, ricatti sulla mobilità e anche a qualche discriminazione, cose che nulla hanno a che vedere con il merito.

Invitiamo molto caldamente i responsabili della struttura commerciale dell’Area a vigilare e ad accertarsi della chiarezza dei criteri che vengono seguiti dai loro collaboratori nelle scelte che operano. E a non rendersi complici, o suggeritori, di comportamenti difformi.

E invitiamo, altrettanto caldamente, la Direzione delle risorse umane a verificare che i GRU siano messi in condizione di svolgere il loro compito nel rispetto del ruolo assegnatogli e che non si limitino a comunicare ai lavoratori scelte fatte da altri senza minimamente poter intervenire.

Per essere chiari: questa Azienda, specialmente in questa realtà, non ha davvero bisogno di ulteriori elementi di poca trasparenza che dividono i lavoratori e li rendono ancora più scontenti.

Non abbiamo nessuna intenzione di assistere passivamente all’ennesima manovra inopportuna da parte di questa azienda. Le denunce e i volantini costituiscono solo i primi passi per altre iniziative più incisive che metteremo in campo se, chi esercita ruoli di responsabilità, non la smette di pensare solo a salvaguardare se stesso, senza avere rispetto e considerazione per chi, quotidianamente, consente a questa Banca, nonostante tutto, di andare avanti.

27 novembre 2014

LE SEGRETERIE

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