La decisione della Cassazione, che ha annullato condanne penali e risarcimenti alle vittime, non annullerà l’impegno della Cgil e di tutti gli altri soggetti (enti locali, associazioni) che si sono battuti per ottenere giustizia. Si continuerà a lottare per la salute sul lavoro e per l’ambiente. Sulla vicenda Eternit come su tante altre.
Certo si impone la necessità di un adeguamento legislativo. Hanno fatto scalpore le parole del Procuratore Generale di Cassazione sulla non coincidenza fra diritto e giustizia.
Secondo autorevolissimi studiosi sarebbe stata possibile una scelta differente, che non suonasse come “summus jus, summa injuria”. Quello che noi chiediamo con forza è che diritto e giustizia si avvicinino quanto più è possibile. Perché noi siamo rispettosi della Legge e, proprio per questo, ci sentiamo offesi nel profondo quando la Legge si dimostra nemica della verità e del dolore delle persone.
Nello specifico, la tutela contro gli attacchi portati alla vita e alla salute dei lavoratori e dei cittadini, da lavorazioni pericolose o inquinanti, deve avere leggi apposite e strumenti
adeguati. Se è una priorità deve essere trattata come tale, anche istituendo una Procura Nazionale sullo stile di quella Antimafia, come suggeriva il Giudice Guariniello all’ ultima
assemblea degli Rls piemontesi.
ll compagno Tommaso Del Tito, membro del Dipartimento, era presente all’udienza, con la delegazione della Cgil che ha seguito tutto l’iter processuale. Vi proponiamo la sua interessantissima testimonianza.
DIPARTIMENTO SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
FISAC TORINO E PIEMONTE
TORINO, 21 novembre 2014
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