Gli esiti del Consiglio straordinario di domani sono attesi con ansia da tutti i dipendenti napoletani dell’AGCOM.
I lavoratori sono preoccupati perché temono che, ancora una volta, si intenda utilizzare l’arma della autonomia organizzativa per sovvertire il senso e lo spirito delle norme democraticamente decise dal Parlamento.
Il disegno che vorrebbe “imporre”, in modo capzioso, al Governo una presa d’atto di una situazione logistica ed organizzativa perpetuatisi negli anni, e continuata in questi ultimi mesi, attraverso atti organizzativi di dubbia legittimità, sicuramente non può corrispondere al vero.
Ma se ciò dovesse, per quanto assurdo, accadere non potremmo non domandarci :
· I Componenti del Consiglio possono sostituirsi alla politica, sovvertendo le leggi che il Parlamento ha votato, dopo un lungo e laborioso iter legislativo che ha coinvolto commissioni parlamentari permanenti, Presidenti delle Autorità a mezzo di ripetute audizioni, e che ha visto la partecipazione di centinaia di deputati e senatori che si sono espressi anche attraverso lo strumento del voto di fiducia ?
· Può il Consiglio dell’AGCOM cancellare la sede principale di Napoli mediante una delibera, perpetrando un danno al territorio e al Mezzogiorno ed ignorando in modo diabolico la volontà del Parlamento?
· I vertici dell’Autorità hanno la consapevolezza che dovranno rispondere in tutte le sedi, delle conseguenze del loro operato?
RSA AGCOM FISAC/ CGIL – FIBA CISL- UILCA