Per questo, “pur senza volere interferire nei problemi di governance di Ania”, i tre leader sindacali “invitano UnipolSai ad un ripensamento. Questo è necessario per due ragioni di fondo. La prima: non mettere a rischio il Contratto collettivo di lavoro, che continua ad essere il punto di riferimento di tutta la categoria, a maggior ragione nella fase attuale in cui bisognerà negoziare il rinnovo del contratto stesso. Il secondo: evitare di avallare la tesi di chi, ritenendo inutili i corpi sociali intermedi, sceglie la strada del ‘fai da te’, mettendo in difficoltà tutti i sistemi di rappresentanza sociale”.
Per questo, concludono Megale, Romani e Masi, “è necessario che l’azienda riveda immediatamente la sua posizione”.
Articolo Sole24ore Cimbri 5 11 2014