Nella giornata del 29 ottobre si è raggiunta un’intesa a parziale correzione dell’accordo 17.6.2014 sull’utilizzo della parte ordinaria del Fondo di Solidarietà. A seguito di tale accordo il
nostro Gruppo aveva richiesto al Comitato Amministratore del Fondo l’utilizzo per il biennio 2014-2015 di 100.500 giornate complessive, composte da 70.500 obbligatorie, 12.000 volontarie e 18.000 di Social Hour.
Il Comitato ha però accolto la richiesta per complessive 79.770 giornate e considerato l’utilizzo già effettuato o pianificato per il 2014 (più di 56.000 giornate, comprensive delle 2 giornate obbligatorie a testa, delle richieste volontarie e del Social Hour) è stato necessario modificare le previsioni per il prossimo anno.
Il nuovo accordo prevede quindi per l’anno 2015 la riduzione da due a una sola giornata di solidarietà obbligatoria a testa, mentre la quota rimanente, di circa 6.000 giornate, verrà
interamente destinata solo al Social Hour.
Per il 2015 non sarà quindi possibile richiedere giornate di solidarietà volontarie aggiuntive.
Trattenuta e relativo accredito dell’assegno di sostegno al reddito Le giornate di solidarietà vengono di massima addebitate nella busta paga del mese successivo a quello della fruizione, alla voce Storno ASO. Chi le ha fatte a settembre avrà già trovato il relativo addebito nella busta di ottobre.
Come per tutte le altre assenze non retribuite (come ad esempio lo sciopero), la trattenuta per ogni giornata di solidarietà corrisponde ad 1/360 della retribuzione ordinaria lorda annuale (o
1/30 di quella mensile). Il dato di riferimento è comunque evidenziato in busta paga.
Contestualmente alla trattenuta viene effettuato anche l’accredito dell’assegno di sostegno al reddito alla voce Indennità Fondo Solid. Cred., che corrisponde al 60% della retribuzione
lorda mensile che sarebbe spettata per i giorni non lavorati, incrementato con “i criteri e le misure in atto per la cassa integrazione guadagni per l’industria”. In sostanza si arriva a circa il 65% dell’importo trattenuto.
Il contributo versato dal Fondo prevede comunque dei massimali mensili, che possono eventualmente riguardare chi ha richiesto periodi di Social Hour:
– 1.107,11 Euro se il reddito mensile lordo è minore di 2.037,57 Euro
– 1.275,53 Euro se il reddito mensile lordo è compreso fra 2.037,57 e 3.221,70 Euro
– 1.611,36 Euro se il reddito mensile lordo è maggiore di 3.221,70 Euro
Altre precisazioni
Malattia: in caso ci si ammali durante le giornate di solidarietà, contrariamente a quanto accade quando si è in ferie non sarà possibile far scattare la malattia;
Maturazione ferie: soltanto se la fruizione delle giornate di solidarietà copre l’intero mese solare, si avrà la decurtazione di 1/12 delle ferie annuali spettanti;
Fruizione permessi ex legge 104: i 3 giorni di permesso mensili vengono decurtati in proporzione alle giornate di solidarietà fruite nel mese;
TFR: nessuna ricaduta, accantonamento pieno;
Contribuzione INPS e assistenza sanitaria: contribuzione piena, le giornate di solidarietà fruite non comporteranno nessun effetto;
Previdenza complementare: il contributo aziendale con base imponibile TFR sarà decurtato in proporzione alle giornate di solidarietà fruite;
VAP e Tredicesima: i giorni di solidarietà andranno a decurtare in proporzione VAP e tredicesima 2014 e 2015 da erogarsi negli anni successivi;
Part Time misti (con rientri pomeridiani): la trattenuta ed il contributo del fondo saranno calcolati in 1/360 del reddito annuo a prescindere dal fatto che la giornata di assenza preveda
il rientro o meno.
Festività soppresse: l’utilizzo di Giornate di Solidarietà in coincidenza di tali ricorrenze comporta la diminuzione dei relativi permessi spettanti. Ricordiamo che tali festività ricorrono
per: San Giuseppe (19 marzo), Ascensione (39° giorno dopo la domenica di Pasqua), Corpus Domini (60° giorno dopo la domenica di Pasqua), SS. Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno – giornata festiva per la piazza di Roma) e Festa dell’Unità Nazionale (4 novembre). I permessi spettano se tali festività non cadono in sabato e domenica.
Verona, 4 novembre 2014
Fisac CGIL Gruppo Banco Popolare
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