E’ in questo quadro che il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil ricorda come “il contratto nazionale è lo strumento che unifica tutta la categoria, dal nord al sud, e per questo va difeso e rinnovato sulla base della nostra piattaforma. Il contratto non va destrutturato come vorrebbe Abi, né tanto meno svuotato per essere sostituito da accordi aziendali o di gruppo”.
Inoltre, prosegue Megale, “ci siamo impegnati, con l’ultimo verbale d’accordo, a far sì che entro il 31 dicembre, gli oltre 300 mila lavoratori e lavoratrici bancari abbiano il rinnovo del contratto. Proprio per questo Abi deve abbandonare le logiche della sua piattaforma, nei fatti presentata oggi, e ripartire da un confronto in cui la piattaforma del sindacato deve restare il punto di riferimento per rinnovare i contratti”, conclude.