E’ sotto gli occhi di tutti la fase difficile e complicata che le lavoratrici, i lavoratori e, più in generale, il mondo del lavoro stanno vivendo. E’ in atto un’ingiustificata offensiva neo-liberista che punta a far ritornare le lancette della storia, riguardo i diritti e le conquiste sociali, indietro di oltre un secolo: un pesantissimo attacco immotivato che mina la già fragile pace sociale. Un disegno che sta trovando la ferma risposta del Sindacato il quale non intende abdicare al suo indispensabile ruolo di difesa dei diritti e della dignità delle persone.
In questo contesto, l’accordo stipulato tra l’ABI e le Organizzazioni Sindacali relativamente al riconoscimento dell’EDR dal 1° gennaio 2015 e la simultanea decisione di accelerare la trattativa per tentare di arrivare al rinnovo del CCNL entro il prossimo 31 dicembre, rappresentano un passo avanti verso la direzione auspicata dai lavoratori e dal Sindacato, nonostante le difficoltà rappresentate dalla inaccettabile posizione dell’Abi sui temi del rinnovo del contratto nazionale.
Anche in BNL, tra i tanti “stop and go”, il sistema di relazioni industriali praticato finora ha prodotto risultati concreti e accordi di alto profilo.
Poiché il confronto con l’azienda, sempre nella netta distinzione dei ruoli, presuppone la consapevolezza da parte della banca, dell’estrema importanza della posta in gioco e della necessità di un costante confronto con il Sindacato, stigmatizziamo la “distrazione” che i massimi vertici della BNL esprimono nei confronti di questa necessità, come già evidenziato nei comunicati relativi all’incontro con l’Amministratore Delegato.
“Distrazione” rappresentata anche dall’eccessivo prolungarsi della “vacatio” nell’importante e fondamentale ruolo apicale di Direttore Risorse Umane.
Vi è, da ormai troppi mesi, un “interim” che è oggettivamente datato e ingiustificato, anche alla luce del fatto che il Direttore Risorse Umane “ad
interim” è contemporaneamente l’amministratore delegato di Business Partner Italia.
Insomma, una situazione insostenibile che pesa negativamente nei rapporti sindacali e nella considerazione che le lavoratrici e i lavoratori BNL possono avere riguardo ad un’azienda che mantiene scoperto per lungo tempo il ruolo di Direttore Risorse Umane, ruolo che dovrebbe esprimere un imprescindibile punto di equilibrio tra le spinte e le forze in campo, rappresentando un delicato ruolo di “garanzia” per tutte le lavoratrici ed i lavoratori dell’intero Gruppo Bnl.
Crediamo che non vi possano essere ulteriori ritardi sulla soluzione di questa “vacatio” poiché anche su questo tema si gioca la credibilità e l’affidabilità di BNL e della capogruppo BNP-Paribas.
Roma, 24 ottobre 2014
Segreterie di Coordinamento Nazionale
DIRCREDITO FABI FIBA-CISL FISAC-CGIL SINFUB UILCA Banca Nazionale del Lavoro
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