Agcom: legge 114/2014

In AGCOM si vivono momenti difficili, nel Consiglio è in corso una discussione serrata sul che fare, benchè la Politica abbia già indirizzato le cose nel verso giusto.
La materia del contendere riguarda la recente legge 114/2014 e la sua applicazione, sebbene, il tutto si deve ricondurre ad una linea politica generale che dovrebbe favorire lo sviluppo del Mezzogiorno ( materia socialmente scottante).
Con tale provvedimento il Parlamento ha respinto l’attacco all’accentramento romano delle Autorità indipendenti ed ha ribadito il principio che nelle sedi principali di Torino ( ART) , Milano ( AEEG) e Napoli ( AGCOM) siano incardinati il 70% dei lavoratori.
Si doveva, insomma, disinnescare, nell’interesse del Paese e quindi dei cittadini, una delle cause principali che porta ad una visione romano centrica: l’anomala permanenza di personale negli uffici secondari di Roma ( a tutt’oggi , continuano, in modo inspiegabile, a lavorare nella sede romana, contrattisti, dirigenti e funzionari che hanno partecipato a concorsi banditi per la sede di Napoli dell’AGCOM) che tra l’altro risultano “super costosissimi” e quindi dannosi anche sotto l’aspetto economico.
La Politica ha finalmente deciso, perché ha considerato un errore imperdonabile quello di facilitare, nel corso degli anni, con provvedimenti , a nostro avviso, di dubbia legalità, la migrazione di personale e competenze verso gli uffici secondari di Roma.
Pertanto, sarà un errore altrettanto imperdonabile ritardare l’applicazione della legge 114/2014 e/o cercare di declassare la sede principale di Napoli in sede secondaria, trascurando, nella sostanza, l’idea del Parlamento di attuare il decentramento delle Autorità indipendenti, al fine, di supportare l’innovazione e lo sviluppo del Mezzogiorno.
Non possiamo permettere che una vittoria del Mezzogiorno e di Napoli si trasforma nell’ennesima sconfitta come sempre avviene quando si tratta del Sud.
Una forza nuova e possente ha deciso di rafforzare la sede napoletana dell’AGCOM!
Una forza nuova e possente ha capito, finalmente, che a Napoli, oggi come non mai si gioca una partita che riguarda tutto il Paese !
Una forza nuova e possente ha capito che lo sviluppo deforme e non armonico, a lungo andare, penalizza tutto il Paese!
Se il Consiglio dell’AGCOM dovesse prendere delle discutibili iniziative che vanno nella direzione opposta , a nostro avviso, farà un grandissimo danno al Mezzogiorno, scavando nel profondo e provocando guasti irrimediabili, perché l’opera di potenziamento dell’AGCOM oltre a riversare un flusso di denari sulla città di Napoli rappresenta, anche, l’inizio della rinascita.
Il rafforzamento dell’AGCOM a Napoli come inizio di una bonifica materiale e morale , equivale , in un tessuto come quello del Mezzogiorno, ad una VERA RIVOLUZIONE.
Di conseguenza chi ha l’obbligo ( per legge) di praticare il suddetto rafforzamento deve stare molto attento alle inversioni ad U, perché lo sviluppo del Mezzogiorno è l’argomento più importante in assoluto e, quindi, non può essere sottomesso ad interessi particolaristici e corporativi.

RSA FISAC CGIL AGCOM

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