Si è tenuto oggi l’incontro, richiesto unitariamente dalle OO.SS. aziendali, con il Responsabile della Direzione Rete, Dir. Bragadin.
Ricordiamo che l’incontro è stato più volte richiesto anche a fronte delle numerose segnalazioni da tutti i Territori in cui opera la Banca con cui i Colleghi e le RSA hanno denunciato – fino all’importante e riuscito sciopero di Grosseto – e continuano tutt’ora a denunciare gravi storture nell’applicazione del Progetto Regata, tali da avere effetti assolutamente negativi nella vita quotidiana di ogni Lavoratore della Rete.
Il Progetto Regata, in teoria finalizzato a programmare le attività ed uniformare i comportamenti a livello commerciale in tutte le realtà della Rete, nella pratica ha invece determinato una forte prevaricazione delle Funzioni Dirigenziali delle attività commerciali su quelle che hanno il compito di Organizzare e Gestire il Personale, portando a pressioni commerciali ormai non più tollerabili – in alcuni casi lesive della dignità delle persone – tramite comportamenti offensivi, fino ad arrivare anche a vere e proprie minacce nei confronti dei Lavoratori.
Raggiungere gli obiettivi – quantitativi e di breve periodo in una fase peraltro di crisi economica – sembra essere l’unica cosa che conta, in completa noncuranza della professionalità, dedizione e sacrificio dei Colleghi, non tenendo in considerazione la grave carenza di personale in tutti i Territori ed il conseguente aumento dei carichi di lavoro per ciascun Dipendente, e sottovalutando le conseguenze che una poco attenta gestione della vendita dei prodotti commerciali potrebbe avere sia sulla fidelizzazione della clientela che sulla corretta applicazione di normative e disposizioni legislative, con un aumento dei rischi operativi.
Il clima aziendale è realmente compromesso: incertezza, disagio, mortificazione, paura sono le sensazioni che sempre più spesso i Colleghi denunciano quotidianamente.
Evidentemente la Dirigenza Aziendale non ha ancora capito – o forse ha colpevolmente trascurato – che tale atteggiamento commerciale, manchevole di un’efficace strategia, demotiva soltanto i propri Dipendenti e non è la strada giusta per la reale ripresa della Banca. Sempre che quest’ultima sia la priorità per tutti.
Iniziative come quelle messe in campo nel recente passato (valutazioni, incentivi “una tantum”, classifiche individuali, assunzioni discrezionali, costose consulenze esterne, ecc.) vanno nella direzione sbagliata della più assoluta discrezionalità; a questo proposito dobbiamo registrare un’ulteriore notizia secondo la quale l’Azienda ha deciso unilateralmente (come già fatto nella Rete) di erogare ulteriori incentivi ad una platea ristretta di Lavoratori del Gruppo.
Il Top Management della Banca, retribuito con lauti compensi indipendentemente dai risultati dell’Azienda, sta dando prova ancora una volta di essere interessato soltanto a tagliare i costi, in modo tra l’altro indiscriminato ed assolutamente opinabile, e non dimostra di essere altrettanto impegnato nell’ideare un piano commerciale adeguato alla realtà della Banca.
Queste sono le considerazioni che abbiamo esposto al Dir. Bragadin, il quale ha ammesso che si sono verificati in alcune realtà comportamenti commerciali non in linea con la normativa aziendale, come ad esempio l’esasperazione dei monitoraggi orari, e ha preso le distanze da sollecitazioni sconfinanti nelle minacce. A questo proposito abbiamo ribadito la necessità di azioni aziendali volte a far cessare tali inammissibili atteggiamenti.
Occorre inoltre coinvolgere i Lavoratori nei processi e nelle decisioni aziendali, perché è soltanto grazie al loro impegno costante che la Banca funziona.
A questo scopo la Direzione dovrebbe assumersi la responsabilità di essere coerente rispetto agli intenti dichiarati con la firma del recente Accordo Quadro, aprendo un confronto a tutto campo e chiarendo una volta per tutte le strategie prospettiche per il futuro della Banca.
È fondamentale creare le basi per ricostruire un impianto normativo, a partire dalle politiche commerciali, in cui vengano stabilite regole certe per uniformare realmente i comportamenti delle Funzioni Aziendali in tutte le Aree in modo che venga ripristinato un clima lavorativo sereno, e comunque non lesivo dei diritti e della dignità dei Lavoratori.
Per iniziare questo percorso, è stato fissato un incontro per il prossimo 7 ottobre.
Vi terremo aggiornati sullo sviluppo della situazione.
Siena, 23 settembre 2014 LA SEGRETERIA