fonte: Messaggero Veneto
Lo scorso mese di aprile Marco Gariglio, amministratore delegato e presidente di Hypo Alpe Adria Bank spa, in un’intervista al nostro giornale, parlando del futuro della banca aveva detto: “siamo sul mercato. L’azionista di riferimento è impegnato a individuare un investitore che possa subentrare per consentire all’istituto di ridiventare operativo, con la clientela nuova.
Adesso nel mondo l’interesse per le banche italiane è elevato, tante sono in vendita. La soluzione potrebbe essere quella della cessione a un fondo internazionale”.
Parole quasi profetiche se e vero com’è vero che un paio di mesi dopo lo stesso Gariglio ha ricevuto una comunicazione di interesse per la banca da lui presieduta da parte di un intermediario che afferma di parlare per conto di una banca dell’Azerbaigian, Stato situato nella regione del Caucaso, ricco di petrolio e con una popolazione di poco inferiore ai 9 milioni e mezzo.
“Si – conferma Gariglio – ho ricevuto una comunicazione, che in copia è arrivata anche alla Regione e alla Banca d’Italia, da parte di un intermediario ch sostiene di avere un mandato da un istituto di credito azero per valutare l’ingresso del medesimo nel mercato bancario italiano. E stata mia premura inviare il tutto all’azionista di riferimento a Klagenfurt che a sua volta ritengo possa avere informato Vienna. Ora, alla luce di quanto c’era scritto mi pare di aver intuito che questa banca azera stava sondando la possibilità di un business in Italia non necessariamente sondando soltanto la nostra banca. Allo stato attuale di più non so. Nè so come e se la trattativa abbia avuto ulteriori sviluppi».
C’e dell’altro: un paio di mesi fa il “mister X” ha chiesto e ottenuto un incontro con alcuni rappresentanti dei vertici della Regione tra cui il capo di Gabinetto, Agostino Maio, e il portavoce della presidenle Serracchiani, Giancarlo Lancellotti.
Un incontro, o meglio un passaggio istituzionale visto che la Regione non avrebbe avuro e non ha voce in capitolo rispetto a una possibile trattativa di questa tipo che invece interessa prima la Commissione europea e poi la Banca d’Itaiia.
Nell’occasione l’intermediario ha ripetuto quanto aveva scritto e cioe che aveva ottenuto un incarico da parte di una banca azera per sondare la possibilità di acquisizione del ramo italiano della Hypo Bank (una trentina di filiali tra Friuli, Veneto, Lombardia ed Emila Romagna). La Regione non è attualmente al corrente di sviluppi in merito. Anche perchè – sostengono le fonti
regionali – l’intermediario in questione non aveva presentato alcun accredito.
Resta comunque il fatto che Hypo Bank Italia rimane orientata alla cessione. Prova ne sia che gli esperti del settore bancario sostengono che la banca si è alleggerita ultimamente di ulteriori contenuti di leasing e nel contempo la Banca d’ltalia avrebbe dato l’ok per un’eventuale vendita per rilanciare la società con sede a Tavagnacco.