Uccmb: Siamo sempre più agitati!!!

A dispetto di quanto sin qui sbandierato dalla funzione HR di Gruppo sulla promessa di aggiornamento continuo sugli sviluppi delle trattative di vendita della ns banca, le notizie più
recenti, nessuna piacevole, continuano a giungerci solo dagli Organi di stampa lasciandoci la preoccupante sensazione di non essere presi in considerazione.
A tutto ciò si aggiungono le voci secondo le quali la stessa HR di Gruppo, a margine degli incontri sull’applicazione del piano industriale, riferendosi incidentalmente alle trattative relative a UCCMB, avrebbe lasciato intendere che, trattandosi probabilmente di mera operazione di vendita azionaria, la relativa informazione verrebbe comunicata alle OO.SS. solo a fatti compiuti e, per di più, non dando per scontato il coinvolgimento delle OO.SS. stesse sulle ricadute occupazionali.
Alla luce di quanto sopra, nel ritenere che la situazione, così come va prospettandosi, rappresenti anche un pericolosissimo precedente per tutti i lavoratori del Gruppo UniCredit, ma soprattutto costituisca, oggettivamente, un attacco diretto alla centralità della negoziazione sindacale, le scriventi OO.SS., hanno ieri nuovamente avviato il processo per la proclamazione dello stato di agitazione.
Le motivazioni, infatti, che, nell’aprile scorso, ci portarono a dichiarare lo stato di agitazione, culminato con lo sciopero del 9 maggio u.s., non sono affatto superate, anzi; l’incertezza sul futuro dell’azienda e, soprattutto, dei lavoratori ivi impiegati non fa altro che acuire, giorno per giorno, la preoccupazione di tutti.
Abbiamo chiesto alle nostre Segreterie di Gruppo di supportarci fattivamente, partendo dal condizionare ogni trattativa nell’ambito del piano industriale all’affrontare, da parte della Holding e con le OO.SS., con trasparenza la questione UCCMB, fornendo giusta informativa che tuteli adeguatamente i lavoratori della stessa, chiedendo altresì che agli incontri in cui si tratti il tema UCCMB siano presenti anche le RSA della stessa.
Le scriventi OO.SS. aziendali si riservano, a breve, di porre in essere tutte le opportune iniziative di mobilitazione, rispetto alle quali abbiamo richiesto sin da ora una effettiva ed incisiva solidarietà a livello di Gruppo (perché quello che si paventa oggi per UCCMB potrebbe creare un pericoloso precedente che minerebbe le certezze di ogni lavoratore del Gruppo) e richiediamo (non meno importante) l’impegno di tutti in UCCMB a dimostrare la coesione e la determinazione necessarie per far comprendere all’Azienda ed alla Holding che non intendiamo
assoggettarci a decisioni unilaterali che possano ledere le garanzie occupazionali, alle quali anche i lavoratori di UCCMB hanno diritto.
12 settembre 2014
Le Segreterie di Coordinamento di UCCMB
Dircredito – FABI – FIBA/Cisl – FISAC/Cgil – UILCA – UGCL Credito

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