Santander Consumer Bank ltalia ha comunicato in data 9 settembre 2013 l’intenzione di chiudere 43 Filiali delle 56 presenti sul territorio e conseguentemente di procedere alla drastica
riduzione degli organici di 181 unita sia di filiale che di sede, di cui Filiali
88 lavoratrici/ori addett i ai prestiti persona Ii (chiusura totale del prodotto).
34 lavoratrici/ori addetti commerciali.
2 lavoratrici/ori addetti CBU.
4 lavoratrici/ori addetti al canale agenti.
Sede di Torino
53 lavoratrici/ori impiegati nelle varie Direzioni.
La motivazione fornita dall’azienda e quella di allinearsi alle attuali esigenze del mercato e di riposizionarsi sui medesimo con una struttura idonea e sostenibile nel tempo.
Come Sindacato contestiamo duramente questa scelta perche non si esce dalla crisi abbandonando il territorio, chiudendo il 75% delle filiali, esternalizzando le lavorazioni.
Non e di certo pagando fior di provvigioni che la banca tiene sotto controllo le sofferenze, ed in Italia abbiamo gia vissuto negativamente questa esperienza negli anni passati.
Abbiamo chiesto all ‘azienda di praticare soluzioni alternative previste dal nostro Contratto Nazionale attraverso l’applicazione dei part time, della riduzione dell’orario di lavoro, della
solidarieta, di un periodo di “parcheggio”, dell’apertura prolungata delle Filiali e via dicendo.
Non sappiamo come si chiudera questa pesante ristrutturazione, ma come Sindacato faremo di tutto per mantenere i posti di lavoro, perche ricordiamo non si tratta solo di 181 colleghe/i ma
qui e in gioco il destino di moltissimi nuclei famigliari che si troverebbero a brevissimo senza reddito, con i figli da mantenere, i mutui da pagare, insomma una catastrofe . Dov’e la
responsabilita sociale dell’azienda, dove si concretizzano le belle parole presenti nel codice etico sezione Risorse Umane, DOVE, sono solo parole?
Inoltre in assenza di un piano industriale che ormai da 3 anni chiediamo inutilmente, siamo fortemente preoccupati anche per il futuro, perche Santander in ltalia non offre alcuna
garanzia di rilancio, ma ci ha “abituati” da ormai 3 anni a licenziamenti e ancora licenziamenti, cessioni e cessioni di lavoratrici/o ri , a chiusure di prodotti reputati a rischio, facendone pagare il conto solo ed esclusivamente agli impiegati e quadri direttivi di basso livello anziche ai manager che continuano ad aumentare di numero e a godere di benefit, di incentivi e quant’altro nonosta nte siano ca paci solo a licenziare, ma questo e troppo facile e noi non lo accetteremo passivamente.
Fisac CGIL
Segreteria di coordinamento Gruppo Santander
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