Rsa Calabria: Tu chiamala se vuoi… formazione

By: Giorgio Verdiani – All Rights Reserved

Così come ogni anno l’Azienda, nell’ambito del programma di formazione contrattuale oggetto di apposito “Accordo” con le OO.SS. ha provveduto, qualche giorno fa, a rilasciare ad ogni dipendente i propri corsi.

Purtroppo, ogni anno, esclusivamente in un ottica di riduzione dei costi, il peso della formazione a distanza, è cresciuta sempre più a discapito di quelli che erano veri e propri momenti di crescita professionale e confronto produttivo in aula.

Spesso qualcuno dimentica che le ore dedicate alla formazione sono da considerarsi ore di lavoro a tutti gli effetti ed è per questo che la fruizione dei corsi deve avvenire nel corso della giornata lavorativa.

Nel corso dell’anno vengono rilasciati diversi corsi molti dei quali richiedono un elevato livello di attenzione, di durate considerevoli (anche di 5:00 ore) e troppo spesso da terminare entro pochissimo tempo.

Paradossalmente, invece, rileviamo che in alcune circostanze e su argomenti quanto meno di pari importanza, l’Azienda non ritiene di dover formare il proprio personale né tantomeno comunicare con tempestività la decorrenza di nuove normative.

E’ il caso del recente rilascio del FATCA, importante sistema di individuazione delle attività commerciali con gli USA e lotta all’evasione fiscale, comunicato ai colleghi solo 3 giorni prima della sua entrata in vigore.

Se a tutto ciò aggiungiamo: le innumerevoli riunioni commerciali, i numerosissimi lync, gli appuntamenti con la clientela, la formalizzazione della vendita dei prodotti, gli intoppi alle procedure, le infinite telefonate, l’ordinaria amministrazione e potremmo continuare per ore, ci si rende conto che è praticamente impossibile portare a compimento il percorso formativo previsto nei tempi prestabiliti.

Riteniamo che la formazione sia strumento indispensabile per la crescita professionale e culturale, per l’ampliamento delle potenzialità di ogni singolo lavoratore oltre che occasione di innovazione e sviluppo in chiave prospettica per l’Azienda stessa quindi, troppo importante per essere relegata nei rarissimi momenti di quiete o nelle pause pranzo come spesso accade.

A questo, costantemente, si è “obbligati” quando il disegno aziendale prevede ritmi commerciali insostenibili e che non consentono la coesistenza tra adeguata formazione e passo di produzione.

 Come OO. SS. invitiamo con forza l’Azienda, nel rispetto degli accordi, a rimodulare un sistema inefficiente e, molte volte, inefficace, che porterebbe nel tempo solo ad un depauperamento delle competenze individuali pensando, ad esempio, di ritagliare in una o più giornate mensili dei tempi protetti da destinare esclusivamente alla crescita delle proprie risorse.

 

05.08.2014

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