Il 23 maggio dello scorso anno la Commissione Finanze della Camera ha approvato all’unanimità una risoluzione finalizzata a fare si che il governo si impegnasse per mettere a punto nuove norme su Equitalia e sulla riscossione dei tributi. La risoluzione, primo firmatario Capezzone (Pdl), ma poi Causi (Pd), Bernardo (Pdl), Zanetti (Scelta civica), Busin (Lega), Capelli (Centro democratico), Maietta (Fdi), Ragosta (Sel) e Barbanti (M5s) chiedeva più rate per i debitori, esclusione di espropriazione e ipoteca sulla prima casa (se è unico bene patrimoniale), pignorabilità solo su un quinto (non oltre) dei beni utilizzati per attività imprenditoriale e professionale, sospensione delle rate per 6 mesi per il debitore in difficoltà; decadenza più difficile dalla rateizzazione; fine dell’aggio; riduzione degli interessi e no all’anatocismo; limitazione del “solve et repete”; revisione del sistema.
“Oggi la Commissione Finanze ha scritto una pagina importante in materia di riscossione di accertamento e riscossione delle entrate comunali. di tasse e tributi nella direzione di un fisco finalmente amico e rispettoso degli italiani – ha sostenuto allora Capezzone – ……..finalmente sono stati messi al centro principi di civiltà fiscale:….. contribuiremo a restituire credibilità alla buona politica”.
Da allora ad oggi, significativamente con il decreto del Fare nel 2013 – modifiche normative sono andate significativamente incontro ai debitori in difficoltà: rateizzazioni fino a dieci anni, impignorabilità della prima casa sempre, della seconda solo se il debito supera i 120 mila euro, pignoramento dello stipendio abbassato a un decimo fino a 2.500 euro di reddito o pensione (si arriva a un quinto, come fanno le società private, solo sopra i 5 mila euro di entrate mensili). E poi cartelle più chiare, sportelli amici…..
Una rivoluzione, scrivono diversi quotidiani.
Dove ci sta portando, questa rivoluzione?
Relazione di apertura al Direttivo di Gruppo Equitalia 9 luglio 2014
“Oggi la Commissione Finanze ha scritto una pagina importante in materia di riscossione di accertamento e riscossione delle entrate comunali. di tasse e tributi nella direzione di un fisco finalmente amico e rispettoso degli italiani – ha sostenuto allora Capezzone – ……..finalmente sono stati messi al centro principi di civiltà fiscale:….. contribuiremo a restituire credibilità alla buona politica”.
Da allora ad oggi, significativamente con il decreto del Fare nel 2013 – modifiche normative sono andate significativamente incontro ai debitori in difficoltà: rateizzazioni fino a dieci anni, impignorabilità della prima casa sempre, della seconda solo se il debito supera i 120 mila euro, pignoramento dello stipendio abbassato a un decimo fino a 2.500 euro di reddito o pensione (si arriva a un quinto, come fanno le società private, solo sopra i 5 mila euro di entrate mensili). E poi cartelle più chiare, sportelli amici…..
Una rivoluzione, scrivono diversi quotidiani.
Dove ci sta portando, questa rivoluzione?
Relazione di apertura al Direttivo di Gruppo Equitalia 9 luglio 2014
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