Da qualche settimana si rincorrono voci relativamente ad un’operazione che dovrebbe portare alla riduzione di 70 unità tra i dirigenti del gruppo UBI. Le lettere che stanno giungendo in questi giorni parlano chiaro: interruzione del rapporto di lavoro!
Da quanto trapela sembra che l’intenzione AZIENDALE sia di accompagnarne una parte al prepensionamento, ad altri, si dice, verrà proposta la riassunzione con un inquadramento inferiore, ma per alcuni l’operazione si tradurrebbe in un VERO E PROPRIO LICENZIAMENTO.
NON CI SIAMO
NON VA BENE NÉ IL METODO NÉ IL MERITO
· Per il metodo: le organizzazioni sindacali vanno sempre coinvolte quando si intraprendono azioni che prevedono una ricaduta sul personale. E’ una questione di rispetto e di tutela dei lavoratori.
· Per il merito: da tempo chiediamo che l’azienda intervenga per ridurre i costi della governance e del gruppo dirigente aziendale ma le modalità non possono essere certamente queste.
Assistiamo ad un’iniziativa che colpisce con il LICENZIAMENTO lavoratori dipendenti e che CREA UN PERICOLOSO PRECEDENTE nel gruppo, oggi a danno di poche persone, ma che domani potrebbe riguardare platee ben più numerose.
L’operazione in oggetto mal si addice, tra l’altro, ad una società cooperativa i cui principi si fondano su mutualità e solidarietà.
E’ bene sapere che I SINDACATI SCRIVENTI NON AVALLANO ASSOLUTAMENTE, NÉ TACITAMENTE NÉ ESPLICITAMENTE QUESTA OPERAZIONE che poco o nulla scalfisce degli spropositati costi del management di vertice del gruppo.
Ogni operazione messa in campo deve essere nel segno del RISPETTO DELLA DIGNITÀ DELLE PERSONE E DALLA SALVAGUARDIA DEL LAVORO, valori che ci guideranno alla ripresa del confronto della prossima settimana e sui quali misureremo le proposte aziendali.
COORDINAMENTI DI GRUPPO
FD-Dircredito Fabi Fiba–Cisl Fisac-Cgil Sinfub Ugl Uilca-Uil
Bergamo, novembre 2012