Banco di Sardegna: sciopero il 4 luglio

Diversi sono stati sino ad ora i tentativi senza risultato di coinvolgere l’azienda nella soluzione delle problematiche che ci riguardano. Le richieste d’aiuto dei lavoratori sono rimaste inascoltate; la persistenza di confusione e l’assenza di punti di riferimento  nella rete, nella DG,  in Bperservices sono disarmanti, e molte sono le preoccupazioni dei lavoratori sul futuro della banca.



La situazione negli uffici e filiali, per effetto della riorganizzazione della Rete avviata lo scorso anno, è gravissima; gli organici  sono largamente insufficienti per far fronte alle esigenze temporanee (formazione, ferie, recupero banca ore) e a quelle strutturali per effetto della scopertura di posizioni pur previste dagli schemi del nuovo modello organizzativo.


Esistono differenze fra ruoli e responsabilità individuati sulla carta dai regolamenti aziendali e la reale operatività riscontrabile nei luoghi di lavoro in una importante fase di cambiamento quale stiamo vivendo da mesi.



L’insufficienza della formazione occorrente per la copertura dei nuovi ruoli previsti dalla riorganizzazione insieme all’inadeguatezza dei supporti tecnologici (necessità di potenziare le linee per fornire ad ogni singolo collega la possibilità di accedere in tempi accettabili all’assistenza telefonica) ci hanno condotti al caos. Filiali appartenenti alla stessa fascia seguono orari di sportello di diversa durata, viene negata la partecipazione ai corsi di formazione per mancanza di sostituti.


Si usa il CRM come strumento di controllo a distanza e non come supporto al lavoro.



Esiste una malagestione del sistema di valutazione del personale, il più delle volte il collega viene valutato essenzialmente sotto l’aspetto di ‘quanto hai venduto’e non di ‘come hai venduto’.

La Retail Cup è utilizzata come gogna lesiva della personalità dei colleghi più sfortunati, colpevoli di non essere riusciti a vendere il prodotto! Viene però imposto di non segnare lo straordinario per non gravare sul conto economico delle filiali, della serie se volete restare restate ma “a gratis”.

Non dobbiamo dimenticare la riduzione  dello standard di sicurezza di numerose filiali.

L’attuale polo sardo di Bperservices è dimensionato intorno alle 270 unitá rispetto alle 288 presenti al momento della sua costituzione.

Abbiamo il dovere di reagire, il diritto di tutelare la nostra personale salute e quella della nostra banca che deve rimanere punto di riferimento della nostra Regione.



Il 4 di luglio scioperiamo  un’intera giornata:  i vertici aziendali prendano coscienza della attuale situazione e adottino le necessarie soluzioni.

 Sassari, 25.06.2014

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