(AGI) – Firenze, 11 giu – Un clima di minore pessimismo, con i dati del 2013, principalmente quelli della seconda parte dell’anno, che lasciano intravedere timidi segnali di miglioramento. Queste, in sostanza, le indicazioni che emergono dal rapporto ‘L’economia della Toscana’, realizzato da Banca d’Italia e presentato oggi dal direttore di Bankitalia di Firenze, Vincenzo Umbrella. Nel corso del 2013 e’ proseguita la flessione del livello di attivita’ economica in regione.
Secondo le stime disponibili, il prodotto sarebbe calato dell’1,7 per cento, in misura lievemente meno intensa rispetto al resto del Paese. Nella seconda parte dell’anno sono comunque comparsi segnali di miglioramento, che erano gia’ presenti nella domanda estera ma che si sono successivamente estesi anche alla componente interna. Per quanto riguarda il settore industriale, a fronte di un dato ancora negativo nel complesso dell’anno per ordini e produzione (-1,8 per cento per entrambi), nel secondo semestre gli ordinativi esteri hanno accelerato, mentre si e’ attenuata la flessione di quelli interni. La propensione all’accumulo di capitale fisso e’ rimasta debole, con la spesa per investimenti che e’ ulteriormente scesa Le previsioni per l’anno in corso, comunque, indicherebbero un lieve recupero.Per quanto riguarda le esportazioni, nel 2013 quelle di prodotti toscani sono diminuite del 3,6 per cento a prezzi correnti. Tuttavia, al netto delle vendite dei metalli preziosi, l’aggregato sarebbe salito del 4,7 per cento, superiore al dato nazionale. (AGI) Fi1/Mav
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