Barclays: lavoratori in piazza contro i tagli annunciati

Si è tenuto stamane il presidio sindacale congiunto organizzato da Fisac-CGIL, Fiba-Cisl, Uilca-Uil, Fabi e Dircredito di fronte la filiale di punta del gruppo inglese, sita a Milano in via Mercanti.
Il presidio, a cui ha partecipato un’ampia rappresentanza sindacale, aveva l’obiettivo di far conoscere e sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla decisione del gruppo inglese di uscire dal business retail italiano.
L’iniziativa, però, non si è limitata al presidio: anche i lavoratori che sono rimasti in sede hanno dato un segnale tangibile del loro coinvolgimento e della loro partecipazione attraverso la scelta di vestirsi di bianco, colore che rappresenta una richiesta di chiarezza e trasparenza nei confronti del Gruppo. La stessa iniziativa è stata condivisa con gli altri Paesi europei coinvolti, al fine di uniformare le voci di una protesta che ha degli intenti comuni e pretende delle risposte chiare alle domande: Quale sarà il destino dei lavoratori? Quali sono i tempi e le modalità per l’uscita dal business europeo? Quali impatti?
Le risposte a tali domande si attendono oggi, anche perché, proprio a Londra, si terrà il CAE Barclays (Comitato aziendale europeo), durante il quale le rappresentanze italiane chiederanno, sulla spinta delle assemblee, un confronto credibile, una discussione aperta e le dimissioni dell’amministratore delegato Anthony Jenkins e del gruppo manageriale che ha portato avanti le ultime scelte strategiche.
Risale, infatti, a meno di un anno fa, la scelta di introdurre in Italia e in Europa una nuova strategia, dedicata a un segmento di clientela Premier, che ha comportato un primo ridimensionamento della struttura e ha ridotto il proprio organico di circa 400 lavoratori in due anni, e 80 filiali.
I posti di lavoro oggi a rischio sono 14.000 entro il 2014 e in totale, in tutta Europa circa 19.000 entro il 2016, di questi più di mille in Italia.
“Assistiamo ancora una volta a un esempio di cattiva finanza, che non vuole investire nel futuro” afferma Francesca Lorusso, della Segreteria Fisac CGIL di Milano “Barclays, infatti, era già uscita dal mercato italiano prima negli anni ’80 e poi negli anni ’90. Oggi ripropone lo stesso scenario, con gravi impatti sull’economia del nostro Paese, sui consumatori, ma soprattutto sui lavoratori. Come Sindacato, siamo determinati a portare avanti una battaglia per capire tempi e modalità precisi e mettere in atto tutti gli strumenti a nostra disposizione a tutela dei lavoratori”.

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