Gruppo Deutsche Bank: New Db Controflash n°5 2013

Via le piante dagli sportelli: a quando la rimozione degli esseri viventi?
E’ una notizia passata un po’ in sordina all’inizio ma poi i colleghi hanno iniziato a ragionarci su ed anche a noi sono venute in mente alcune considerazioni sul fatto che la banca stia smantellando il poco di verde presente all’interno degli sportelli della rete.
Può sembrare banale, ma anche privare dipendenti e clienti di quel piccolo sollievo e di quel po’ di piacere che comporta la presenza delle piante ornamentali in un ambiente chiuso ha il suo peso.
Nell’ambito del progetto di riduzione dei costi che intende tagliare 4,5 miliardi di Euro in ambito mondiale entro il 2015, DB ha pensato bene di disfarsi delle piante all’interno di quasi tutti gli uffici della banca.
Una rinuncia che suona male, sembra quasi un dispetto a chi in quei locali ci lavora per buona parte della giornata ed un gesto irriguardoso verso i clienti che li frequentano.
Beh, certo, i dipendenti mica hanno tempo di guardare le piante ed i clienti, almeno alcuni di loro, meno vengono in banca e meglio è, tanto che ci si aspetta che con gli ATM intelligenti (tappa intermedia prima del bancario virtuale che si affianchi alla guardia virtuale) si fermino giusto appena dentro i locali per fare le loro piccole operazioni e poi se ne vadano in fretta.
Negli uffici AWM invece le piante rimangono: per i clienti facoltosi un occhio di riguardo ci vuole dopotutto, ed il fatto che si facciano eccezioni significa che non è proprio la stessa cosa averle o meno, queste piante.
In questi anni abbiamo assistito al taglio di tutti quei costi che impattano direttamente od indirettamente sulla vivibilità degli ambienti di lavoro (la cui salubrità ed il cui decoro costituiscono, lo ricordiamo, responsabilità in capo al “padrone”) come le pulizie, la raccolta della carta, le piante.
Certo il dover risparmiare comporta quasi sempre la rinuncia a qualcosa che prima c’era e poi non c’è più, ma se tutto ciò avviene per un fine comprensibile o per non compromettere altre situazioni più importanti, allora tutti tendono ad accettare la nuova situazione.
Ma in DB Italia siamo sicuri ci si trovi in questa situazione?
Crediamo proprio di no e tutto quello che verrà recuperato in termini di costi, andrà nelle tasche dei soliti noti, in Germania ed in Italia; e non ci vengano a fare le solite storie della necessità di mantenere gli investimenti in Italia, delle logiche mondiali eccetera eccetera perché questo non può che allarmarci ulteriormente in quanto, prima o poi, potrebbe capitare che non si centrino gli obiettivi che ci vengono richiesti e allora cosa succederà (senza neanche più le piante, oltretutto)?
Veniamo al dunque: per non essere tacciati di saper solo criticare, ci facciamo parte diligente della spending
review all’italiana e suggeriamo qualche taglio, indolore e praticabile fin da subito:

Numero 5 Luglio 2013

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