AGCOM: No alla migrazione

By: corrado cattani – All Rights Reserved
Ormai siamo arrivati al punto di vivere un dramma all’inverso. Ogni volta che cerchiamo di opporci ai trasferimenti di personale (dirigenti, contrattisti, funzionari) e competenze / funzioni da Napoli a Roma ci sentiamo dire da qualcuno: sì però ve la prendete con i deboli, e i deboli sono pensate un po’ ex funzionari che sono diventati dirigenti scegliendo Napoli come sede di lavoro, contrattisti che hanno raggiunto l’obiettivo di un impiego privilegiato scegliendo, al momento del concorso, Napoli come sede di lavoro, nonché quelli che oltre ad essere trasferiti a Roma si sono portati in dote anche le competenze.

Ma se questi sono i deboli, chi sono i forti? I LAVORATORI DELLA SEDE DI NAPOLI E I CITTADINI DEL MERIDIONE.

Questi i veri deboli, cioè quelli danneggiati dalla storia e che in presenza di un tentativo di risarcimento e di rilancio (Istituire la sede dell’AGCOM a Napoli) devono stare zitti e subire scelte particolaristiche che vanno, peraltro, nella direzione opposta a quelle dettate dalla politica. E’ DAVVERO INCREDIBILE!

La verità è che ogni volta che tocchi interessi “romani” è prontissima a scattare la molla della chiusura corporativa che se ne frega di Napoli e del Meridione.

Lo sappiamo, non è impresa facile far capire a tutti l’importanza della priorità dei problemi di una macroregione che rappresenta più di un terzo del Paese, molte volte ci fermiamo a dichiarazioni di principio che portano a niente. Ma non si risolve nulla nascondendo la cenere sotto il tappeto.

Con una AGCOM romanocentrica il Mezzogiorno ha perso uno dei nuclei fondamentali su cui si doveva basare lo sviluppo .

La lenta ed inesorabile migrazione delle competenze/funzioni e del personale dalla sede di Napoli a quella di Roma, ha contribuito in modo pesante al processo di desertificazione di un’area importantissima del Paese.

Questo fenomeno non può essere bloccato con un semplice cambio di sede ( potremmo anche essere d’accordo su una diversa sede napoletana, dopo una opportuna informazione e successiva consultazione), ma con una politica forte di sviluppo che prevede una rivitalizzazione della sede di Napoli dell’AGCOM con fatti concreti che cominciano dall’alto: riportare le competenze nella sede di Napoli in linea con il DPCM del 2007.

Cerchiamo, quindi, di discutere serenamente e seriamente per cambiare le cose, tenendo nella giusta considerazione la sede principale di Napoli, i desideri di tutti i lavoratori ed isolando comportamenti corporativi.

Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Abbiamo la capacità e la forza per valutare le cose con responsabilità ma solo se veniamo informati e consultati secondo i protocolli dell’attività sindacale.

Non esprimiamo giudizi su dicerie, che poi diventano notizie semi ufficiali che balzano da una stanza ad un’altra, generando una drammatica confusione che giova solo a chi ha un progetto oscuro da imporre, senza confrontarsi con le parti sociali e quindi con i lavoratori.

RSA FISAC CGILAGCOM

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