Nella tarda serata del 22 maggio, terminata la fase di verifica delle adesioni al piano di riduzione degli organici disciplinato dall’Accordo del 23.1.2014, accordo che ricordiamo prevede l’uscita di ulteriori 450 colleghi su base volontaria, la Delegazione aziendale ha rassegnato alle OO.SS del tavolo di Gruppo una comunicazione che ha veramente dell’incredibile.
Nel confermare, anche per il 2013, la non erogazione del sistema incentivante, il BANCO, in considerazione della positiva performance della Rete commerciale, ha comunque deciso di effettuare erogazioni discrezionali, rivolte a risorse che si sono particolarmente distinte per i risultati ottenuti nel biennio 2012/3.
Questa “erogazione DISCREZIONALE” dovrebbe interessare circa il 10-15% dei colleghi (2/3 in rete e 1/3 nelle strutture centrali). Il criterio adottato prevederebbe un riconoscimento economico a chi ha raggiunto la soglia del 90% in entrambi gli anni , con un incremento del 25% per chi ha raggiunto la soglia del 110%.
Economicamente questo corrisponderebbe rispettivamente all’85% e al 100% della base prevista dal sistema incentivante (quello che non si apre!!). L’ammontare complessivo ammonterebbe a 5 milioni di euro, destinati solo al 15% del personale.
In una situazione di eccezionalità come questa, se ci sono delle risorse aggiuntive, vanno distribuite in modo equo e trasparente a tutti, quale che sia la loro entità. Altrimenti significa che l’85% dei dipendenti fornisce un contributo indifferente ai risultati e che questa azienda può andare avanti anche senza di loro….
E meno male che l’anno preso a riferimento per queste prestazioni “particolarmente distinte” non è il 2014 altrimenti avremmo pensato (sicuramente a torto) che ci potesse essere un collegamento con il recente aumento di capitale…….
Questa “pensata”, geniale per la tempistica e per i contenuti, ma soprattutto per il contesto in cui si colloca, è totalmente priva di trasparenza ed è l’ennesimo intervento a gamba tesa di un management che opera scelte prive di coerenza ma, soprattutto di prospettiva.
Un management che non ha avuto il minimo imbarazzo nell’imporre a tutto il personale la fruizione forzata di giornate di solidarietà, di ferie, festività soppresse e banca ore e soprattutto una riduzione consistente del premio aziendale.

Tutto questo in un’ottica di “contenimento dei costi”, con l’ennesimo bilancio in profondo rosso con una rete stressata all’inverosimile che, dopo aver corso come cani in un cinodromo all’inseguimento della lepre di pezza (sistema incentivante), ora si vede “beffata” da questa decisione scriteriata, che assegna “discrezionalmente” premi solo a qualcuno.
I recenti accordi sindacali avevano confermato la volontà di continuare su un percorso di condivisione, al quale tutte le OO.SS. avevano fermamente creduto, dove quel poco che c’era veniva diviso fra tutti i colleghi: questa scelta aziendale, se non rivista al più presto, crediamo fermamente possa compromettere tutte le decisioni condivise assunte sino ad oggi, ma soprattutto quelle future.
Risulta fin stucchevole dover condannare ogni volta queste aberrazioni che il nostro management continua a propinarci, senza mai fare autocritica, senza alcun senso del limite, senza pudore…….
COORDINAMENTI DI GRUPPO DEL BANCO POPOLARE Dircredito – Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl – Uilca
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