ADAMP – Partecipazione alla assemblea di BMPS del 9 ottobre 2012

LETTERA APERTA PER I DIPENDENTI IN SERVIZIO ED IN QUIESCENZA

Colleghe,

Colleghi,

per valorizzare la quota di azioni detenuta dai Lavoratori, nel mese di dicembre dello scorso anno abbiamo rilanciato la già costituita Associazione dei Dipendenti Azionisti Monte Paschi (ADAMP).

Tale operazione, oltre a garantire una effettiva possibilità di espressione del punto di vista dei Colleghi – ad esempio in occasione delle previste scadenze assembleari della Banca – assume rilevanza anche in termini prospettici, conferendo un ruolo attivo agli Associati nella definizione degli assetti proprietari, con riferimento alla stabilizzazione della quota azionaria posseduta, pari ad oltre il 3% del capitale sociale.

L’obiettivo dichiarato di questa iniziativa, promossa da FABI–FIBA–FISAC–DIRCREDITO–UGL–UILCA, è quindi quello di mettere a disposizione dei Lavoratori un ulteriore strumento di partecipazione alla vita aziendale, al fine di fronteggiare adeguatamente i cambiamenti in atto.

A tale proposito, si precisa che per le Associazioni come la nostra, la Legge consente la possibilità di adottare iniziative di tipo informativo rispetto agli Aderenti, oltre all’attivazione di forme di partecipazione organizzata alle Assemblee dei Soci – ivi compreso l’esercizio del diritto di voto – in modo da far valere, anche in quella importantissima sede, il punto di vista e gli interessi dei Dipendenti. Altre opzioni, come la creazione di veri e propri patti di sindacato, non sono invece consentite dalla normativa vigente in Italia.

Purtroppo, le vicende aziendali di questi ultimi mesi hanno ulteriormente rallentato l’iter previsto per il potenziamento e la riorganizzazione dell’ ADAMP.

Nonostante questo riteniamo indispensabile, così come è avvenuto con pieno successo il 27 aprile u.s. , partecipare come Dipendenti Azionisti alla Assemblea dei Soci del 9 ottobre 2012 con il vecchio assetto della Associazione, peraltro già regolarmente costituita con atto notarile.

La presenza dell’ ADAMP in Assemblea è importante, non solo per l’avvio del percorso partecipativo di cui abbiamo parlato, ma anche per gli argomenti in discussione nell’ordine giorno.

Al primo punto all’ordine del giorno vi è infatti “l’aumento di capitale di un miliardo di euro in esclusione del diritto di opzione”.

Riteniamo che tale metodologia di aumento di capitale, oltre a favorire l’ingresso di nuovi Soci ad oggi “non conosciuti”, sia un danno economico e “politico” per i Piccoli Azionisti, ai quali viene impedito di fatto sia di vendere eventuali diritti di opzione che di sottoscrivere l’aumento di capitale.

Al secondo punto all’ordine del giorno vi sono tutta una serie di modifiche allo Statuto del Monte dei Paschi, che tolgono alla Assemblea dei Soci certe prerogative, concentrando ulteriori poteri sul Presidente e sull’Amministratore Delegato, i quali divengono così i veri “padroni” della Banca, fino al punto di poter portare direttamente alla approvazione del CDA cessioni di rami d’azienda, fusioni e nuovi assetti societari.

Per questo, viene richiesta la modifica dell’art. 13 comma 3 lettera g dello Statuto, e dell’articolo 17 commi 1 e 2 per togliere le competenze assegnate dal vecchio Statuto alla Assemblea dei Soci, affidandole così al solo CDA “per il compimento da parte degli Amministratori di atti di dismissione di rami aziendali”, fusione, incorporazione di società, assunzione di rami d’azienda.

Inoltre, la relazione alla Assemblea dei Soci recita:

“ai fini di maggiore efficienza operativa e di contenimento dei costi, si propone di eliminare la previsione statutaria in questione, in modo che la decisione sugli atti di dismissione di rami aziendali sia rimessa, secondo le migliori prassi nel mercato, alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione”.

Oltre a ciò vengono attribuiti all’Amministratore Delegato e al Presidente poteri di competenza fino ad oggi posseduti dal CDA:

“L’Amministratore Delegato potrà proporre la nomina e la revoca dei responsabili di Direzione e dei responsabili delle strutture a riporto diretto dell’ Amministratore Delegato stesso, ed adottare ogni provvedimento riferentesi al loro stato giuridico ed economico”, anche per quei provvedimenti che per la loro minore entità erano delegati al Comitato Esecutivo”.

“Il Presidente potrà proporre “la nomina e la revoca dei responsabili delle strutture a riporto diretto del CDA ed adottare ogni provvedimento riferentesi al loro stato giuridico ed economico”.

Quanto sopra evidenziato desta numerose perplessità, soprattutto con riferimento alla effettiva necessità di modificare le previsioni statutarie. Tali modifiche, infatti, sono a nostro avviso propedeutiche alla realizzazione di un disegno teso a ridimensionare la Banca – anche attraverso cessioni di attività – per renderla più facilmente scalabile.

Inoltre, tale concentrazione di potere decisionale nelle mani del Presidente e dell’Amministratore Delegato esautora di fatto l’Assemblea dei Soci di qualsivoglia prerogativa sino ad oggi riconosciuta.

Ulteriori perplessità desta l’assoluto silenzio della Fondazione, oltretutto su tematiche così importanti che modificano in prospettiva il ruolo di Azionista di Riferimento della Fondazione stessa.

Per tutti i motivi indicati, ed a tutela dei Dipendenti Azionisti, l’ADAMP voterà NO ai due punti all’ordine del giorno.

Pertanto, raccomandiamo a tutti i Dipendenti ed ex Dipendenti azionisti, siano essi soci o meno dell’ADAMP, di richiedere in Filiale il “biglietto assembleare”(formalmente: attestazione di avvenuta presentazione di richiesta di Comunicazione per intervento in Assemblea), per la partecipazione all’Assemblea degli Azionisti del 9 ottobre prossimo, riempiendo la delega secondo le istruzioni fornite.

Siamo certi che tutti i Lavoratori condivideranno l’importanza dell’iniziativa, aderendo prontamente ed in modo compatto.

Siena, 24 settembre 2012 LE SEGRETERIE

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