In questi giorni, le Lavoratrici ed i Lavoratori della Banca stanno ricevendo le schede di valutazione relative all’anno 2013, anno in cui, per chi l’avesse dimenticato tutti i dipendenti della Banca si sono prodigati per fermare l’emorragia di clienti in fuga a causa delle note vicende di cui il nostro Istituto era tristemente protagonista.
A parte la palese violazione dell’articolo 75 del CCNL, che prevede che le schede di valutazione vengano consegnate entro il quadrimestre dell’anno seguente a quello di riferimento, abbiamo notato che la quasi totalità dei Lavoratori ha avuto un’involuzione professionale; Lavoratrici e Lavoratori che per anni hanno conseguito un giudizio pari ad ottimo, lo scorso anno sono stati giudicati non adeguati.
L’Azienda si è giustificata spiegando che si tratta di un nuovo metodo valutativo non comparabile con il vecchio. Noi rispondiamo che il metodo valutativo è nuovo, ma la professionalità e l’impegno dei colleghi sono sempre gli stessi.
Qualcuno forse crede che mortificare chi ogni giorno “ci mette la faccia” sia una strategia che paghi? Crede che chi viene giudicato “non adeguato” o “parzialmente adeguato” nel lavoro che svolge diligentemente da anni sia incentivato a fare meglio e di più?
Noi quotidianamente percepiamo l’esatto contrario. Il clima che si respira nelle filiali è da troppi mesi pesantissimo.
Non si governa la nostra Banca con le mortificazioni, con le minacce di demansionamento o trasferimento, con stressanti pressioni commerciali giunte ormai a livelli inaccettabili. Non si pubblicano classifiche nominative, non si distribuiscono premi di consolazione attraverso contest che premiano una minoranza molto esigua di colleghi e che escludono a priori coloro che non ricoprono ruoli commerciali, tanto meno in un momento in cui sono previsti pesanti sacrifici economici come l’orario di solidarietà.
Che voto merita chi ci ha portato a vivere questa situazione?
Noi riteniamo inadeguati quei manager che per il nono trimestre consecutivo hanno presentato un bilancio della Banca in perdita complessivamente e nella gestione caratteristica in particolare, e che nonostante tutto continuano a percepire emolumenti milionari; riteniamo inadeguati coloro che giornalmente basano il loro operato minacciando e mortificando Lavoratrici e Lavoratori. Giudichiamo inadeguati coloro che non hanno capito, nonostante i numerosi proclami che il solo e vero patrimonio della nostra Banca sono le Lavoratrici ed i Lavoratori, i soli che giornalmente dimostrano di meritare un giudizio eccellente.
Siena, 20 maggio 2014 Le RSA A.T. Toscana Sud Umbria e Marche