Nella mattinata di oggi l’Azienda ci ha illustrato l’iniziativa di due nuovi Contest denominati “Contest P.o.S.” e “Contest ADVICE”. Per il primo, indirizzato prevalentemente alle Small Business, la finalità è raggiungere due traguardi : uno cosiddetto “Volante” che intende premiare l’acquisizione di nuovi clienti che attivino il servizio, l’altro “Gran Fondo” che tende a premiare la quantità più alta di volumi transati da questa nuova clientela. Il primo è diviso in due periodi con durata quattro mesi ciascuno a partire dal 1 di maggio e 1 di settembre, l’altro di 8 mesi con scadenza fine dicembre. I lavoratori premiati, con un importo di 500 euro lordi, saranno n. 40+40 per i due traguardi “Volante” oltre a 50 per il traguardo “Gran Fondo” (di cui 10 tra titolari di DTM e Settoristi) per un totale di 130.
L’altro Contest, rivolto prevalentemente ai gestori affluent, premia, sempre individualmente con un premio di 500 euro lordi, l’incremento di clienti che utilizzano la piattaforma Advice nella versione di “consulenza avanzata”, anche qui in due step con la stessa tempistica del precedente Contest .
I destinatari dei premi di entrambi i Contest, nelle Filiali che risulteranno vincitrici (in due graduatorie distinte tra Filiali Paschi Valore ed a Modulo commerciale), saranno individuati discrezionalmente dai Titolari nella misura di una sola risorsa a struttura.
Per ulteriori dettagli riguardo tale materia si rimanda alla circolare aziendale, di prossima emanazione.
Le riflessioni e le perplessità che abbiamo manifestato durante l’incontro ripercorrono quelle che già in passato avevamo espresso all’Azienda.
Il rischio è che l’iniziativa si trasformi in una ulteriore modalità di pressione commerciale e che la distribuzione parziale nonchè discriminatoria dei premi da parte dell’Azienda (con un meccanismo premiante rivolto solo ad un’esigua parte dei colleghi e soltanto all’interno di alcune strutture) non contribuisca a creare quel clima di serenità e quella spinta motivazionale per i colleghi necessari a incentivare la produzione valorizzando sia la professionalità dei colleghi che quel lavoro di “squadra” che spesso l’Azienda declama ma non attua.
Si tratta in fin dei conti dell’ennesima iniziativa improvvisata e discrezionale che invece di valorizzare le competenze introduce elementi divisivi. È nostra intenzione, all’interno del confronto più generale sul Piano Industriale, porre con forza all’Azienda la necessità di discutere della ricostruzione di una normativa aziendale capace di governare, sulla base di regole condivise, i processi lavorativi.
Siena, 12 maggio 2014
LA SEGRETERIA