Comunicato Stampa – E’ stata depositata una interpellanza parlamentare, indirizzata ai Ministri Passera, Fornero e Grilli in merito alla vicenda dei lavoratori del MPS che vede tra i firmatari oltre, l’esponente salentina del PD, Teresa Bellanova, già prima firmataria di una interrogazione sulla vicenda, numerosi parlamentari dei territori coinvolti dalla difficile situazione. “L’interpellanza” asserisce la Bellanova “arriva a margine di un serrato lavoro di comunicazione e confronto costante che abbiamo posto in essere, nel corso di queste settimane, con i colleghi dei territori interessati”. “Questa vicenda” prosegue la parlamentare salentina “sta mettendo in forte agitazione il personale del MPS. Già qualche tempo addietro ebbi modo di interloquire con queste persone e presentai in merito una interrogazione parlamentare. Oggi, a complicare un assetto già fortemente precario vi è la constatazione che, purtroppo, le trattative tra le parti sono in una fase di stallo. L’azienda ha, di fatti, interrotto i rapporti con le organizzazioni sindacali e vorrebbe imporre decisioni unilaterali che riguardano in modo particolare, l’esternalizzazione di un numero di dipendenti, variante tra 1.600 e 2.300 unità, principalmente operanti all’interno del consorzio servizi della banca stessa ed in gran parte dislocati su plessi nelle province di Siena, Mantova, Firenze, Lecce, Padova, Milano e Roma”. “Abbiamo chiesto” conclude la Bellanova “che il Governo faccia la sua parte e si attivi quanto prima per facilitare la ripresa della trattativa tra le parti”.
Atto Camera Interpellanza 2-01732 presentata da giovedì 8 novembre 2012, seduta n.716 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che: il gruppo Monte dei Paschi di Siena è uno dei principali operatori nel settore del credito in Italia; in queste settimane è in corso una trattativa sindacale finalizzata alla esternalizzazione di rami operativi d’azienda con conseguente trasferimento di personale; le trattative tra le parti sono in una fase di stallo dopo che l’azienda ha interrotto i rapporti con le organizzazioni sindacali e vorrebbe imporre decisioni unilaterali che riguardano in modo particolare, l’esternalizzazione di un numero di dipendenti, variante tra 1.600 e 2.300 unità, principalmente operanti all’interno del consorzio servizi della banca stessa ed in gran parte dislocati su plessi nelle province di Siena, Mantova, Firenze, Lecce, Padova, Milano e Roma; tali prospettate esternalizzazioni creano evidente apprensione circa la stabilità dei posti di lavoro degli attuali addetti; l’Istituto ha già fruito di una somma pari ad 1,9 miliardi di euro di finanziamento statale (cosiddetta Tremonti Bond) e tale finanziamento raggiungerà la somma complessiva di 3,4 miliardi di euro; tale ultima circostanza postula quindi la necessità che il Governo presti particolare attenzione alle vicende di un istituto nei confronti del quale è esposto per un importo di tale rilevanza -: se il Governo sia intenzionato, per quanto di competenza, ad intervenire ed in quale forma, per facilitare la ripresa della trattativa tra le parti. (2-01732)
«Zani, Cenni, Albini, Marco Carra, Naccarato, Miotto, Fiano, Pierdomenico Martino, Bressa, Nannicini, Bellanova, Losacco, Garofani, Adinolfi, Rosato, D’Alema, Giacomelli, Castagnetti, D’Antoni, Lulli, Mariani, Iannuzzi, Codurelli, Picierno, Motta, Ciriello, Cavallaro, Marantelli, Fogliardi, Boccuzzi, Meta, Verducci, Fluvi, Pizzetti, Ventura, De Biasi, Villecco Calipari, Duilio, Farinone, Colaninno».