L’Azienda rifiuta il confronto con il Sindacato e procede sulla strada delle decisioni unilaterali
In data odierna si è tenuto un incontro in cui l’Azienda ha presentato due progetti a cui intende dare seguito nelle prossime settimane.
Il primo riguarda un nuovo sistema inquadramentale, attraverso il quale l’Azienda intende introdurre degli elementi che corrono il rischio di aumentare la discrezionalità nell’attribuzione degli inquadramenti stessi. La normativa prevista dal CCNL riguardo al tema degli inquadramenti stabilisce criteri oggettivi di assegnazione; riteniamo quindi inaccettabile qualsiasi tentativo di adottare a livello aziendale altri criteri non in linea e cioè essenzialmente legati alle prospettive commerciali delle unità produttive.
L’altro progetto riguarda la decisione aziendale di erogare una “una tantum” diretta a una platea molto ristretta di Lavoratori (meno di un migliaio operanti in 198 strutture di Rete). Si tratta dell’ennesima forzatura operata da parte dal Management che non ha fatto altro che creare divisioni fra i Lavoratori, procedendo unilateralmente, tentando di marginalizzare il Sindacato, azzerando l’impianto normativo aziendale e compromettendo ancora di più il clima aziendale.
Il criterio di erogazione dell’“una tantum” – così definita per aggirare le norme del Contratto Nazionale relative al salario incentivante – sarà legato al raggiungimento del 95% del budget assegnato alla struttura di riferimento. L’importo del premio dovrebbe variare fra un minimo di 1000 e un massimo di 3000 euro; l’Azienda ha esplicitato che comunque da tale erogazione sarà escluso chi ha ricevuto una valutazione di “non adeguato”.
In un momento in cui le pressioni commerciali si spingono ben oltre il tollerabile, in cui quotidianamente i Lavoratori ricevono telefonate di controllo e sollecitazione a vendere e fare risultati ad ogni costo rischiando di mettere pericolosamente in secondo piano il rispetto delle normative contrattuali e di legge, riteniamo particolarmente inaccettabile e provocatorio il progetto di erogazione straordinaria di una somma discrezionale riguardante meno del 5% dei Lavoratori.
L’approccio aziendale sul tema della professionalità è ben rappresentato dalla inqualificabile pubblicazione, avvenuta in questi giorni, delle graduatorie individuali afferenti allo Stage Formativo Protezione. Anche in questo caso i processi risultano rovesciati: si trasforma la formazione in un premio da erogare a compimento di una competizione individuale e non la si considera invece uno strumento da utilizzare per ampliare le conoscenze professionali e quindi i livelli di competenza da offrire alla clientela. Per non parlare dei risvolti legali – riguardanti la violazione della privacy e il rispetto delle norme dello Statuto dei Lavoratori – e del fatto che l’Azienda continua volutamente ad ignorare le condizioni di carenza di organico nelle quali i Lavoratori della Rete sono costretti ad operare.
A proposito di costo del lavoro, nel momento in cui i Lavoratori sono sottoposti a pesanti decurtazioni salariali, l’Azienda continua ad avvalersi di numerose consulenze esterne delle quali non è dato sapere il costo complessivo, nonostante le ripetute richieste di chiarimento. Così come prosegue l’inaccettabile politica retributiva riguardante il Top Management che ai livelli intermedi non ha subito alcun serio ridimensionamento salariale, limitandosi le decurtazioni imposte dall’Ue – a partire dal 2014 – alla sola retribuzione dell’AD che ancora nel 2013 ha raggiunto livelli sconcertanti e fuori da ogni logica.
È inoltre quanto mai necessario che l’Azienda faccia finalmente chiarezza sui progetti industriali che intende perseguire per il reale rilancio della Banca. Per quanto ci riguarda ribadiamo che è prioritario il coinvolgimento dei Lavoratori e delle OO.SS. che li rappresentano al fine di affrontare i progetti di ristrutturazione previsti dal Piano Industriale e di ricostituire una normativa aziendale che permetta di governare i processi lavorativi e che sia in grado di ristabilire livelli adeguati di tutela e di garanzie per tutti i Dipendenti.
Riguardo poi alle linee strategiche, è di oggi la notizia della convocazione per venerdì 18 aprile di un CdA nel quale presumibilmente sarà valutata la possibilità di ampliare, per l’ennesima volta, l’aumento di capitale.
Anche su questa vicenda chiediamo all’Azienda un atto di responsabilità che porti ad affrontare le questioni complessive riguardanti le scelte strategiche e gli assetti azionari, ad esse collegati, nell’assoluta trasparenza, evitando il moltiplicarsi di notizie e smentite che danneggiano la Banca.
Siena, 17 aprile 2014 LA SEGRETERIA FISAC MPS