Nella prima mattinata di venerdì 28 marzo l’Azienda ci ha esposto le linee principali del Piano d’Impresa, che successivamente il Ceo Carlo Messina ha rappresentato alla comunità finanziaria e alla stampa.
L’Azienda ha comunicato che nel prossimo triennio intende conseguire obiettivi di crescita dei ricavi, di semplificazione societaria e organizzativa (riduzione di 15 entità societarie e di 800 filiali in Italia, di cui 300 già previste nel 2014), una gestione dinamica del credito e dei rischi, con raggiungimento di un Roe del 10% e una distribuzione di dividendi complessiva fino al 2017 di 10 miliardi di euro.
Il Piano prevede un risparmio dei costi nel triennio per 800 milioni di euro, nel cui ambito l’Azienda ha dichiarato di non avere conteggiato alcun incremento per il rinnovo del Contratto Nazionale.
L’Azienda non ha dichiarato esuberi di personale, ma la volontà di voler riconvertire 4.500 risorse in ruoli commerciali e creditizi, anche attraverso la nuova banca per la crescita volta a creare nuove opportunità di business e un piano formativo per il quale ha previsto una spesa di circa 1 miliardo di euro.
L’Azienda ha inoltre respinto, ancora una volta, la nostra richiesta di definire un Premio Aziendale (Vap) per il 2013, sostenendo che non ne ricorrono i presupposti alla luce del risultato negativo della gestione ordinaria.
Abbiamo contestato con forza questa posizione, ritenendo indispensabile il riconoscimento dell’impegno e della professionalità dei lavoratori in un anno molto difficile come il 2013, soprattutto considerando l’intenzione di corrispondere un dividendo agli azionisti.
Riteniamo apprezzabile la volontà aziendale di non voler ridurre i livelli occupazionali, peraltro in controtendenza con altre realtà del settore.
In tale ambito abbiamo ribadito come fondamentale l’obiettivo di trovare soluzioni a favore di nuova e stabile occupazione giovanile.
Respingiamo l’impostazione aziendale di non considerare nel suo piano dei costi le richieste sindacali di aumento salariale presenti nella Piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale, che sarà portata all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori in prossime assemblee.
Valutiamo positiva l’iniziativa aziendale di esporre le linee principali del Piano d’impresa alle rappresentanze dei lavoratori, in attesa di un incontro con il Ceo, in coerenza con l’impianto di relazioni sindacali nel Gruppo Intesa Sanpaolo e che sia propedeutico a trovare soluzioni positive e socialmente sostenibili alle questioni che verranno poste in essere dal nuovo Piano.
Siamo fermamente contrari all’impostazione aziendale in tema salariale. Rivendichiamo con forza il giusto riconoscimento all’impegno e professionalità dimostrati dalle lavoratrici e dai lavoratori del Gruppo in un contesto interno ed esterno di forte difficoltà del 2013.
Milano, 28 marzo 2014
L’Azienda ha comunicato che nel prossimo triennio intende conseguire obiettivi di crescita dei ricavi, di semplificazione societaria e organizzativa (riduzione di 15 entità societarie e di 800 filiali in Italia, di cui 300 già previste nel 2014), una gestione dinamica del credito e dei rischi, con raggiungimento di un Roe del 10% e una distribuzione di dividendi complessiva fino al 2017 di 10 miliardi di euro.
Il Piano prevede un risparmio dei costi nel triennio per 800 milioni di euro, nel cui ambito l’Azienda ha dichiarato di non avere conteggiato alcun incremento per il rinnovo del Contratto Nazionale.
L’Azienda non ha dichiarato esuberi di personale, ma la volontà di voler riconvertire 4.500 risorse in ruoli commerciali e creditizi, anche attraverso la nuova banca per la crescita volta a creare nuove opportunità di business e un piano formativo per il quale ha previsto una spesa di circa 1 miliardo di euro.
L’Azienda ha inoltre respinto, ancora una volta, la nostra richiesta di definire un Premio Aziendale (Vap) per il 2013, sostenendo che non ne ricorrono i presupposti alla luce del risultato negativo della gestione ordinaria.
Abbiamo contestato con forza questa posizione, ritenendo indispensabile il riconoscimento dell’impegno e della professionalità dei lavoratori in un anno molto difficile come il 2013, soprattutto considerando l’intenzione di corrispondere un dividendo agli azionisti.
Riteniamo apprezzabile la volontà aziendale di non voler ridurre i livelli occupazionali, peraltro in controtendenza con altre realtà del settore.
In tale ambito abbiamo ribadito come fondamentale l’obiettivo di trovare soluzioni a favore di nuova e stabile occupazione giovanile.
Respingiamo l’impostazione aziendale di non considerare nel suo piano dei costi le richieste sindacali di aumento salariale presenti nella Piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale, che sarà portata all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori in prossime assemblee.
Valutiamo positiva l’iniziativa aziendale di esporre le linee principali del Piano d’impresa alle rappresentanze dei lavoratori, in attesa di un incontro con il Ceo, in coerenza con l’impianto di relazioni sindacali nel Gruppo Intesa Sanpaolo e che sia propedeutico a trovare soluzioni positive e socialmente sostenibili alle questioni che verranno poste in essere dal nuovo Piano.
Siamo fermamente contrari all’impostazione aziendale in tema salariale. Rivendichiamo con forza il giusto riconoscimento all’impegno e professionalità dimostrati dalle lavoratrici e dai lavoratori del Gruppo in un contesto interno ed esterno di forte difficoltà del 2013.
Milano, 28 marzo 2014
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