Martedì 25 marzo u.s. si è svolto l’incontro tra azienda e RSA dell’ex capogruppo di Firenze che espleta gli obblighi di informativa, a cadenza semestrale, previsti dall’accordo del 19 dicembre 2012: composizione numerica degli organici, trasferimenti, numero posizioni part-time accolte ecc.
La direzione d’Area ci ha letto una batteria di slide, dai contenuti numerici anche molto interessanti, se non fosse stato che il tutto si è limitato ad assolvere un OBBLIGO sbrigativo di informativa, senza la possibilità di poter disporre di quei dati e utilizzarli per costruirne un ragionamento sensato e costruttivo. Vorrà dire che, per i prossimi incontri, ci procureremo adeguate macchine fotografiche per salvare tutti i numeri proiettati su grande schermo!!
Anche questa esperienza ci porta a dedurre che ormai le relazioni sindacali periferiche in questa azienda si sono ridotte a incontri formali, solo di facciata, e che l’input dato dalla dirigenza di questa banca è quello di non credere più a un rapporto costruttivo coi rappresentanti dei lavoratori, pensando di saper risolvere autonomamente ogni problema e criticità.
La realtà è sotto gli occhi di tutti: il rilancio del Monte Paschi passa attraverso tagli di costi e di personale e, a tutt’oggi, scarseggiano idee innovative di riposizionamento competitivo sul mercato.
Trattandosi di un’informativa al 31 dicembre scorso, non sono state illustrate stime ufficiali sulle ricadute numeriche legate ad una probabile riapertura del fondo di solidarietà. Tuttavia, constatando le centinaia di prepensionamenti fuoriusciti dalla nostra Area nel corso del 2013, LANCIAMO UN GRIDO DALL’ALLARME PER IL PROSSIMO FUTURO. Come sarà possibile, con una prossima e necessaria apertura del fondo esuberi di settore, garantire lo stesso livello di seguimento della clientela, senza poter procedere a nuove assunzioni?
La rete, che già vive in uno stato di perenne emergenza, con carenza di personale e adempimenti sempre più onerosi derivanti dal rientro di alcune attività, da sistemi farraginosi e da un monitoraggio più stringente di Regata, rischia di non reggere il contraccolpo delle fuoriuscite future.
Il controllo quotidiano di Regata è esasperante già adesso: a quali pressioni saremo condannati quando, con meno personale, aumenteranno anche i portafogli di ogni singolo gestore?
Gli stessi uffici d’area, che dovrebbero supportare le filiali, verranno completamente svuotati nel caso di probabili nuovi prepensionamenti: qualcuno, domandiamo, ci sta pensando per tempo?
I vertici MPS, si legge, puntano tutto su Widiba: con l’avvento della banca online si assisterà ad una migrazione della clientela che alleggerirà notevolmente i carichi di lavoro nelle nostre filiali. Ammesso e non concesso che, con gli anni, tutto questo possa davvero accadere, come verrà affrontata tra qualche mese la situazione?
Ad oggi non ci è dato saperlo.
Firenze, lì 27 marzo 2014 LE SEGRETERIE
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