Martedì 18 marzo si è svolto, tra l’Azienda e le OO.SS. FABI – FIBA – FISAC – UILCA, il previsto incontro per la Riorganizzazione del Gruppo Deutsche Bank legato al progetto Opex.
La delegazione aziendale, così come da noi richiesto, ha consegnato alle OO.SS. una bozza di possibile Protocollo sulle Relazioni Sindacali nel Gruppo Deutsche Bank e Piani d’impresa 2014-2015, in linea con la filosofia di precedenti impegni già sottoscritti nel documento del 2005 relativo alla creazione di Db Consorzio.
Alcuni punti del protocollo:
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Il dichiarato intento aziendale di adottare iniziative (“i Progetti”) con esplicite ricadute sui livelli
occupazionali;
– l’outsourcing di attività (attualmente svolte dal Global Business Services e dalla Direzione Finance)
presso altre società interne o esterne al Gruppo;
– la costituzione della Branch di DB Consorzio a Varsavia, dove migreranno le attività amministrative
di Back Office;
– la chiusura del Centro PSC di Prato;
– l’introduzione di nuovi strumenti tecnologici nell’ambito della Rete PBB: il progetto “Bank to Be”
prevede la realizzazione di nuovi modelli di sportello (ibrido e cash-less) con l’introduzione di nuovi ATM avanzati, i quali mettono fin da ora in discussione l’attuale modello di rete, ancora oggi fondato sulla figura dell’addetto clientela.
A noi tutto ciò fa pensare all’intenzione dell’Azienda di compiere con OpEx il primo passo verso una più complessiva e diversa strategia di “fare Banca” la quale, potrebbe comportare, in futuro, ulteriori tensioni occupazionali. Rispetto a ciò, la salvaguardia dell’occupazione, che rimane il nostro obiettivo primario, esige che la fase negoziale non si limiti alla gestione degli esuberi, ma entri nel merito delle scelte di riorganizzazione, anche e soprattutto dopo il 31.12.2015 (data del piano d’impresa illustratoci dalla banca e che ha inserito nella bozza consegnataci).
In tale logica, abbiamo eccepito alla Banca, l’assenza degli allegati alla bozza di Protocollo, già precedentemente richiesti, che riportino quanto previsto dal “piano d’impresa” (presentatoci solo verbalmente nel precedente incontro).
A fronte di ciò, abbiamo dichiarato all’Azienda che, prima di proseguire nella trattativa, il progetto aziendale, per complessità e contenuti, che toccano argomenti dell’attuale e prossima contrattazione collettiva, dovrà necessariamente essere sottoposto alla valutazione delle nostre Segreterie Nazionali.