Compila in ogni sua parte il seguente volantino/report giornalieri:
Nome/Cognome:…………………………………………………………
Agenzia:………………………………………………………………………
C/C aperti:…………………………………………………………………..
Carte di credito:…………………………………………………………..
Finanziamenti:……………………………………………………………..
Contatti:………………………………………………………………………
“Ricorda che a fine mese c’è la riunione commerciale e, se non hai prodotto, purtroppo…”
Questo è il risultato dell’evoluzione commerciale della ns. banca, è ormai superato ogni filtro o parvenza di discrezione, di correttezza e condivisione. Il progetto ”REGATA” è arenato/incagliato e questa è l’ennesima trovata di un management ormai privo di idee. Piuttosto che ammettere il fallimento di un progetto, i dirigenti si ostinano a “SPREMERE” lavoratrici e lavoratori riducendoli sull’orlo di una crisi di nervi.
Si arriva così al controllo assillante, quotidiano ed individuale del lavoratore, un processo al limite della normativa che è invece controproducente.
Pressioni commerciali costellate di “RICHIAMI” a mezzo telefono ed e-mail (quando non urlate nei saloni delle ns. agenzie) che, sempre più spesso, conducono a stress e, in diversi casi portano i Lavoratori ad errori ed inesattezze. Che dire poi dello “stalking” nei confronti della clientela che, sempre più percepisce, il ns. disagio personale ed anche il decadimento della ns. azienda.
Qualche responsabile poi, inventa sfide e duelli commerciali con tanto di classifica, spostando il livello del confronto e della competizione su un livello conflittuale fra colleghi che ogni giorno lavorano fianco a fianco nelle stesse linee.
A chi giova questa sfida? È possibile che si possa accettare di essere inconsapevolmente degli ingranaggi di questo sistema?
Aria mefitica ed irrespirabile in ogni angolo di ogni agenzia, spirito di squadra morto e sepolto, solidarietà scomparsa (solo quella da inserire con urgenza in SIPG), unico desiderio raggiungere la fine della giornata nella speranza di “un’esodo” o, addirittura, di un demansionamento per non essere più bersagli delle campagne commerciali.
La FISAC CGIL non si rassegna!, il sindacato non abbandona il campo e soprattutto i lavoratori. Non abdicheremo al nostro ruolo di denuncia, rivendicazione, e conflitto. Chiediamo un immediato ripristino di condizioni di vivibilità e serenità, ed un recupero di corrette relazioni interpersonali.
Taranto, 12 marzo 2014
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