Negli ultimi dodici mesi, l’Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile di Unioncamere segnala una sostanziale tenuta nella dinamica anagrafica delle aziende a guida femminile. Le imprese a guida femminile reggono meglio l’impatto della crisi economica dell’imprenditoria maschile.
l’Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile di Unioncamere segnala una sostanziale tenuta nella dinamica anagrafica delle imprese a guida femminile. In particolare, tra settembre 2011 e settembre 2012, periodo durante il quale lo stock delle imprese italiane si è complessivamente ridotto di 29.911 imprese, il numero delle imprese ‘rosa’ ha fatto registrare una lievissima riduzione (593 unità in meno), attestandosi al valore di 1.435.123 imprese (pari al 23,5% di tutte le imprese italiane).
Per l’Osservatorio, sono i servizi di alloggio e ristorazione, le altre attività dei servizi, le attività immobiliari , le costruzioni i settori con i saldi per le imprese femminili più’ significativi. Invece, si concentrano le riduzioni più apprezzabili della base imprenditoriale rosa nel commercio e nelle attività manifatturiere. Sotto il profilo territoriale, va segnalata, la vitalità di alcune regioni, dove il confronto tra gli stock nei dodici mesi presi in esame evidenzia una crescita apprezzabile in termini assoluti delle imprese in rosa: il Lazio (+1.149 imprese), la Sicilia(+873), la Toscana (+512) e la Lombardia (+342).
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