Oggi si è tenuto l’incontro con l’Azienda relativo alla valutazione del personale, alla presenza del Responsabile del Servizio Sviluppo e Formazione Risorse Umane.
Abbiamo fatte presenti tutte le problematiche già espresse nella nostra comunicazione del 24 febbraio, mettendo in evidenza che un cambiamento così radicale nel processo valutativo meritava sicuramente un confronto preventivo con le Organizzazioni Sindacali, che invece, in coerenza con l’atteggiamento che l’Azienda sta assumendo ormai su molti fronti, non c’è stata.
La mancanza del confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori, come abbiamo avuto modo di ripetere ancora una volta, non porta a nulla di costruttivo; l’esclusione dei Lavoratori da importanti processi della Banca di certo non porta a migliorare la situazione, perché solo cercando la condivisione si può incentivare la collaborazione affinché ognuno possa contribuire al massimo delle proprie possibilità.
Il Responsabile del Servizio ha tenuto a precisare che, seppur fosse necessaria secondo l’Azienda una variazione rispetto al passato riguardo alla modalità con cui valutare i Dipendenti, l’intenzione, e quindi l’input partito dalla Direzione generale, è stata quella di gestire questo cambiamento incentivando l’utilizzo dei 5 parametri di giudizio (non adeguato, poco adeguato, buono, più che buono, eccellente).
Ha inoltre specificato che le percentuali da raggiungere per ognuno dei 5 giudizi, che sono state in effetti indicate, dovevano avere un carattere di indirizzo e non un obbligo da rispettare a tutti i costi; uno strumento matematico-statistico che avrebbe dovuto supportare i valutatori soprattutto nelle realtà ad alta densità numerica di Dipendenti, realtà in cui quindi, secondo l’impostazione aziendale, è effettivamente possibile e plausibile una distribuzione maggiormente differenziata dei giudizi.
Perciò, su nostra esplicita richiesta, il Responsabile si è impegnato a dare tempestiva comunicazione ai propri diretti interlocutori delle Aree Territoriali e delle Strutture Centrali affinché siano corrette le sbagliate interpretazioni sulle modalità valutative e terminino le pressioni indebite che si sono verificate fino a questo momento su coloro che devono effettuare la valutazione; inoltre sarà chiarito che ci si dovrà astenere dal richiedere il rispetto assoluto delle percentuali indicate, soprattutto nelle realtà piccole (a bassa densità numerica di Dipendenti), facendo anche un richiamo alla responsabilità di agire correttamente il ruolo ricoperto da ognuno ribadendo che la scelta ultima del giudizio valutativo dipende comunque dal valutatore stesso.
Al termine dell’incontro abbiamo richiesto ed ottenuto un nuovo incontro sull’argomento – quando la fase valutativa sarà terminata – per verificare i dati numerici dei giudizi assegnati e per valutare le eventuali problematiche riscontrate.
Invitiamo quindi tutte le RSA a monitorare e a segnalare eventuali criticità.
Siena, 26 febbraio 2014 LA SEGRETERIA FISAC MPS