Gruppo Bpm: incontro con il nuovo consigliere delegato Dottor Giuseppe Castagna

In data 12 febbraio, le OO.SS, hanno incontrato unitariamente, insieme ai propri rappresentanti nazionali e territoriali, il nuovo Consigliere Delegato dottor Giuseppe Castagna.
La delegazione aziendale era composta anche dalla direzione del Personale rappresentata dal dottor Giovanni Rossi e dal dottor Massimiliano Calvi.
Nell’incontro, sollecitato dal dottor Castagna, pur senza approfondire particolarmente i temi specifici, si è avuto modo di parlare del nuovo Piano Industriale triennale, dell’aumento di capitale, di governance e dell’organizzazione aziendale.
Positivi sono stati i trasparenti riferimenti alla Cooperativa e a quanto di buono, anche nel passato non solo recente, è stato fatto e che può essere valorizzato, conservato e rilanciato.
Più volte è stata citata la peculiarità della formula della nostra azienda e la centralità dei dipendenti, pur rimarcando con fermezza la necessità del massimo rispetto dei rispettivi ruoli e dell’autonomia della gestione, autonomia rivendicata anche a favore delle OO.SS che, in questo modo, avrebbero maggiore libertà di critica e giudizio.
Il piano dei lavori prospettato dal dottor Castagna è una vera e propria sfida: l’aumento di capitale entro il 30/4, la preparazione del budget, il nuovo Piano Industriale triennale e la chiusura del bilancio, tutto entro il mese di marzo.
Il successo dell’aumento di capitale è un passo cruciale che ha anche l’obiettivo di togliere gli “add on” imposti da Banca d’Italia. Se ciò accadesse, Bpm rientrerebbe pienamente nei parametri previsti dalla BCE per il 2015 e sarebbe una delle Banche meglio patrimonializzate del panorama italiano.
Sul piano della riforma della governance il dottor Castagna ha condiviso l’opportunità di trovare il giusto equilibrio tra gli stakeholders della banca e la necessità che, per avere successo, i cambiamenti vengano concordati tenendo conto dei valori della Cooperativa e della peculiarità tipica della nostra azienda ma senza dimenticare che siamo una Cooperativa quotata. La peculiarità della governance non deve tenere fuori gli stakeholders interessati a noi e non deve dare ancora occasione di contestare la banca.
Come Fisac abbiamo espresso l’opinione che i lavoratori della Bpm giudicheranno se ci sarà realmente un cambio di passo valutando come la nuova gestione interverrà sulla riorganizzazione aziendale.
La pesante ristrutturazione fin qui operata con la relativa riduzione di personale ha portato delle conseguenze e l’aggiunta della riorganizzazione ha ulteriormente complicato il momento. E’ necessario che la nuova gestione sappia cogliere gli aspetti critici del modello e sappia apportare i miglioramenti necessari, altrimenti all’interno della banca il cambiamento non potrà essere colto né giudicato positivamente.
Il dottor Castagna, pur ribadendo la necessità di una stabilità che non sottoponga ad ulteriori stress la banca, si è dichiarato disponibile ad identificare e correggere gli attuali punti di debolezza: indietro non si torna ma occorre migliorare; per questo ha preannunciato l’intenzione di incontrare i colleghi per parlarne, “…perché essere Cooperativa significa soprattutto questo”, ha detto letteralmente.
Come Fisac, inoltre, abbiamo ribadito che se fossero necessari ulteriori aggiustamenti sul piano dei costi, non è opportuno che si faccia nuovamente ed esclusivamente leva sul tema degli esuberi e del costo del personale.
Il dottor Castagna ha chiarito che nel nuovo Piano Industriale non c’è intenzione di avviare ulteriori riduzioni di personale ma, al contrario, se i risultati nel triennio lo permetteranno, il successo del rilancio della banca porterà con sé la necessità di fare un piano assunzioni, che, pur nel rispetto degli accordi pregressi, abbia l’obiettivo di attrarre in Bpm i giovani più meritevoli, i più bravi.
In conclusione, come ha detto il dottor Castagna, in questo momento siamo in luna di miele, purtroppo negli ultimi tempi Bpm ha già avuto l’impressione di essere in luna di miele, salvo poi ritrovarsi in una … luna di fiele, quindi ci auguriamo che le sfide che aspettano tutto il nostro Gruppo siano vinte, ci aspettiamo una ripresa di buone relazioni sindacali, ma, soprattutto, che venga riconquistato il clima di rispetto per il patrimonio umano di questa banca che ne costituisce la straordinaria ricchezza: le persone, i lavoratori di Bpm, con il loro eccezionale senso di appartenenza a questa azienda aspettano solo di continuare a lavorare, come hanno sempre fatto, ma con maggiore serenità.

FISAC CGIL
BANCA POPOLARE DI MILANO
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