Questa mattina si è tenuto un incontro con l’Azienda relativo ad un aggiornamento sul “Progetto Regata”.
A metà febbraio terminerà il “primo ciclo” del progetto che ha avuto una durata di quattro mesi ed ha coinvolto quattro Aree Territoriali (A.T. Toscana Sud, Umbria e Marche, A.T. Sud, A.T. Centro e Sardegna, A.T. Lombardia Nord) e comincerà l’estensione del progetto stesso nelle quattro Aree rimanenti (A.T. Lombardia Sud ed Emilia Romagna, A.T. Antonveneta, A.T. Toscana Nord, A.T. Calabria e Sicilia), attraverso quindi la presenza in ognuna delle Aree del “secondo ciclo” di circa 20/23 “affiancatori”, così come già avvenuto nelle Aree del “primo ciclo”.
Il Responsabile del progetto stesso, presente all’incontro, ha precisato che dai feed-back ricevuti è emerso che le figure affiancatrici sono state fondamentali per supportare i Colleghi nella messa in pratica della filosofia del progetto, attraverso una metodologia ed una formazione adeguate.
A questo proposito ha specificato che i Colleghi hanno ricevuto una formazione di almeno 2 ore pro-capite durante i quattro mesi del “primo ciclo” tramite gli affiancamenti e che ai Settoristi – proprio al fine di trasmettere al meglio i principi base ed i contenuti delle attività del progetto e affinchè questi vengano fatti propri e portati avanti “a cascata” dai vari ruoli professionali coivolti – è stato dedicato anche un corso in aula di 4 giorni a Siena. Sono inoltre in programma altri interventi formativi per i Titolari per cercare di ottimizzare l’utilizzo delle varie piattaforme (es.: Paschiface, Advice, ecc.).
Fermo restando i buoni propositi e gli input con cui è stato concepito il “Progetto Regata”, cioè uniformare i comportamenti commerciali in tutte le realtà e porre maggiore attenzione al portafoglio cliente, e pur in presenza di risultati che, a detta del Responsabile, sono migliorati nelle Aree in cui è stato applicato il progetto stesso, da parte nostra abbiamo evidenziato che nelle Filiali, invece, sono emerse molte criticità. Innanzitutto abbiamo sottolineato che nelle Filiali a Modulo Commerciale, avendo un minor numero di Colleghi, si sono riscontrate maggiori difficoltà nel dover portare avanti le attività inerenti al progetto, che si sono sommate ovviamente alla normale attività quotidiana.
In moltissime realtà, comunque, si sono manifestate analoghe criticità, legate fondamentalmente alle esasperate pressioni commerciali.
Se il fine ultimo del “Progetto Regata” è cercare di migliore i risultati ed incrementare la produttività della Banca, non si capisce perché nella pratica poi si arriva a creare un clima aziendale assolutamente insoddisfacente ed in molti casi controproducente. Il monitoraggio giornaliero/orario del processo commerciale (dal numero di contatti a quello degli atti di vendita effettuati), “le classifiche” nominative, il budget che diviene, nei fatti, individuale sembrano azioni mirate più a voler controllare costantemente l’operato dei Colleghi, che a trovare un margine di miglioramento attraverso la collaborazione ed il rispetto di tutti.
Non si capisce, inoltre, come uno degli scopi principali del progetto, ossia mettere al centro le esigenze dei clienti, ponendo maggior attenzione al portafoglio cliente, si possa coniugare con un numero di contatti tale da “saturare” gli stessi clienti, fino al punto di “perderli”, in alcuni casi, anziché “fidelizzarli” e col rischio comunque di vendere dei prodotti che, pur nel rispetto delle normative, non siano appropriati.
A questo si aggiunge che nelle Filiali le riunioni avvengono spesso al di fuori dell’orario di lavoro, per di più anche senza segnalazione dello straordinario, e che gli incontri per monitorare l’andamento delle iniziative del progetto avvengono a fine mese, proprio in coincidenza con un periodo particolarmente intenso già di per sé a causa delle “scadenze”.
I Lavoratori della Banca hanno sempre dimostrato le loro elevate professionalità, capacità, dedizione e non hanno certo bisogno di sentirsi “assillati”per svolgere al meglio le proprie attività. Tutti i Dipendenti hanno a cuore il bene dell’Azienda e sono disposti a mettere in campo tutto l’impegno e la dedizione possibili per raggiungere gli obiettivi necessari, ma non si può pensare che questo possa avvenire a prescindere dai diritti e dalla dignità delle persone.
Il Responsabile del “Progetto Regata”, precisando che l’intento è di cercare di apportare miglioramenti e quindi correggere, con il tempo necessario, le eventuali “distorsioni” avvenute nelle varie realtà, si è reso disponibile, su nostra richiesta, ad incontrare nei territori le RSA locali per approfondire la questione ed analizzare al meglio le varie criticità, e ad effettuare ulteriori incontri con le OO.SS. a livello centrale per successive verifiche.
Siena, 7 febbraio 2014 LA SEGRETERIA FISAC MPS