Gruppo Bper: riprendono incontro di Gruppo

Il 23 gennaio corrente, con l’incontro tra le OO. SS. e l’Amministratore Delegato ed il Direttore Generale della BPER, sono riprese anche nel nostro Gruppo le relazioni Sindacali sospese da ottobre per la vertenza sul CCNL. Nel corso del suo intervento, il Dr. Odorici ha confermato quanto già noto (perché oggetto di una specifica comunicazione da parte della Capo Gruppo, ripresa anche dalla stampa) e, cioè, che il Consiglio di Amministrazione, modificando sostanzialmente il Piano Industriale, ha deliberato la fusione per incorporazione delle Banche con sede legale sulla Penisola (Banca Popolare del Mezzogiorno, Banca della Campania, Banca Popolare di Ravenna e Cassa di Risparmio di BRA).
L’AD ha inoltre riferito che sono in corso contatti tra BPER e Fondazione del Banco di Sardegna, nel rispetto dei patti parasociali, per definire modalità, processi e condizioni per realizzare la ristrutturazione della Sub Holding attraverso la costituzione di società prodotto per il Leasing e per il Credito al Consumo e un probabile assestamento delle Banche operanti nell’isola.
In questo quadro, la Divisione Consumer, nelle ipotesi formulate sinora è destinata ad essere scorporata dalla Banca di Sassari per diventare una società per azioni autonoma controllata dalla Capo Gruppo. Ciò al fine di agevolare – così ci dichiara il DG – il conseguimento dell’obiettivo di potenziare le attività relative alla cessione del quinto, alla monetica, al credito al consumo e ai prestiti personali,
valorizzando le professionalità presenti nella struttura, nell’interesse ed al servizio di tutte le Aziende del Gruppo. Analogamente, l’AD, pur evitando di entrare nei dettagli, considerata la delicatezza dell’operazione, ha comunicato la ferma intenzione della Capogruppo di procedere, appena le condizioni lo consentiranno, alla fusione della Sardaleasing con la società ABFLeasing.
In entrambi i casi, sia per quanto riguarda la Divisione Consumer della BSS che per quel che concerne le due società di leasing, i termini dell’operazione e le connesse problematiche saranno oggetto di più approfondita disamina non appena sarà concluso l’iter di approvazione dei bilanci della Subholding Banco di Sardegna e delle società direttamente coinvolte.
Su tali delicatissime questioni, che, riteniamo di assoluta rilevanza, non mancherà la massima attenzione da parte del Coordinamento di Gruppo Bper.
L’intero processo descritto – che dovrebbe iniziare con le operazioni di fusione della Mezzogiorno, e della Campania e della Ravenna – dovrebbe concludersi entro il primo semestre del 2015, con la fusione per incorporazione della BRA, presso la quale, ancor prima della fusione, sarà necessario adottare il sistema informatico del Gruppo.
L’A.D. ha inoltre confermato che si proseguirà nella politica di bilancio finalizzata a rafforzare il patrimonio, riferendo che nel corso del 2014 sono previsti accantonamenti a tutela del credito per circa 750 milioni di euro. Il Coordinamento di Gruppo – dopo aver manifestato con forza il proprio disappunto in relazione alla accelerazione realizzata dalla BPER nonostante la sospensione delle relazioni sindacali – ha ribadito i motivi di malessere già espressi nel comunicato del 10 ottobre.
E’ stato rappresentato all’Azienda il progressivo e preoccupante peggioramento – soprattutto nel corso dell’ultimo trimestre del 2013 – della situazione complessiva sia per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, che l’efficienza del servizio e le condizioni di lavoro.
Ciò evidenzia un grave ritardo aziendale nella realizzazione delle iniziative previste dal Piano Industriale, costringendo così le Aziende del Gruppo a lavorare con un numero di risorse notevolmente inferiore rispetto al passato, senza che – nel frattempo – il progetto di efficientamento organizzativo ed informatico abbia fatto sostanziali passi avanti.
La situazione è peggiorata anche perché la BPER ha realizzato, nel corso del periodo di sospensiva delle relazioni sindacali, una serie di processi riorganizzativi previsti dal piano industriale, eludendo il confronto con il sindacato previsto dalle norme contrattuali vigenti.
In questo quadro, le annunciate fusioni saranno poste in essere in un periodo in cui si subiscono ancora le conseguenze dei ritardi descritti, rischiando – se non si adottano urgenti ed opportuni correttivi indispensabili per farvi fronte – di vanificare i grandi sacrifici fatti finora da tutti i colleghi del Gruppo.
Il coordinamento sindacale ha confermato, a tal proposito, la richiesta già formulata alla Capo Gruppo e alle singole Aziende che ne fanno parte, di prevedere assunzioni temporanee almeno sino a quando non siano superati i gravi problemi di “assestamento” derivanti dalla realizzazione dei progetti del PI.
Subito dopo l’incontro con l’AD e il DG, il Dr. Garavini – come previsto dall’accordo del 15 settembre 2012 – ha illustrato le misure adottate (o in corso di adozione) per perseguire il contenimento dei costi generali. L’accordo prevede infatti che i costi per la realizzazione del Piano Industriale non devono essere pagati esclusivamente dai lavoratori.
Attraverso una serie di interventi ed iniziative già cantierate, che vanno dal rinnovo dei contratti di locazione, dei contratti di fornitura di beni e servizi, all’adozione di processi di lavoro più razionali e meno dispendiosi, il Dr. Garavini ha assicurato che a regime saranno conseguiti risparmi per circa 33 milioni di euro, contro i venti precedentemente preventivati.
Da parte nostra, abbiamo sottolineato con forza che le misure finalizzate al contenimento dei costi non possono compromettere la qualità e l’efficienza dei servizi offerti alle Banche, ai lavoratori ed alla clientela. Sintomatico è – da questo punto di vista – quanto accaduto con la rinegoziazione e la modifica dei contratti per la pulizia, il cui risultato – come confermato dalle numerose e concordi segnalazioni che arrivano da tutte le aziende del Gruppo – è l’insostenibile peggioramento delle condizioni igieniche e della pulizia dei locali aziendali.
Nel corso delle due giornate, il Coordinamento di Gruppo ha denunciato le inaccettabili condizioni di lavoro e le inefficienze – derivanti da una mancata analisi organizzativa delle lavorazioni pre e post accentramento, sottodimensionamento dell’organico e da un mancato piano formativo- di BPERSERVICES (problematica che sarà affrontata nel dettaglio nel corso dei programmati incontri del 6 e 7 febbraio) e
dall’indescrivibile confusione nell’adozione del “modello divisionale” (programmato confronto per le giornate del 13 e 14 febbraio).
Su quest’ultima questione il coordinamento ha segnalato i gravi ritardi nell’erogazione della formazione necessaria e concordata, nella preparazione dei colleghi attraverso l’affiancamento e nella concreta attribuzione delle mansioni previste dai nuovi ruoli.
In gran parte delle Aziende, infatti, si è semplicemente provveduto all’attribuzione “formale” dei nuovi ruoli e dei nuovi portafogli senza che concretamente sia cambiato alcunché, mantenendo di fatto la precedente operatività, con un processo di gattopardesca memoria.
Tale stato di fatto è accompagnato talvolta da affermazioni (anche di autorevoli esponenti di qualche azienda) del tipo “continuate a lavorare a vecchio, altrimenti la banca (o la filiale) si ferma”.
Un processo di “rivoluzione culturale” (come lo ha definito nel corso dell’incontro lo stesso DG Togni) quale quello rappresentato dalla divisionalizzazione, per essere efficace, ha necessità anche di messaggi univoci e non contradditori tra centro e periferia.
E’ parere del coordinamento che il Gruppo debba uscire da quello che può diventare un pericoloso equivoco e decidere: o il sistema funziona ed è efficace, e allora si adottino con urgenza tutte le previsioni del progetto, oppure non funziona. In quest’ultimo caso si deve avere il coraggio di ammettere l’errore e ripristinare l’organizzazione precedente.
La “due giorni” modenese si è conclusa il 24 gennaio con la sottoscrizione di un verbale di incontro in cui l’Azienda – pur ribadendo che i termini delle procedure contrattuali (aperte prima dell’interruzione delle relazioni sindacali o durante tale interruzione) sono decorsi – dichiara di essere disponibile ad aprire un confronto con le OO.SS. sulle ricadute sul personale di tali riorganizzazioni.
Questa disponibilità rappresenta la condizione minima perché il Coordinamento di Gruppo possa riprendere un confronto concreto e rispettoso delle parti, ma deve essere accompagnata da soluzioni urgenti alle numerose questioni sollevate nel corso dell’incontro.
Il Sindacato di Gruppo valuterà già dai prossimi incontri (6 e 7 febbraio) la concreta volontà aziendale di adottare i provvedimenti necessari in tale direzione e valuterà le azioni da intraprendere in caso di risposte insoddisfacenti.

Modena, 30 gennaio 2014

Segreterie di Coordinamento Sindacale di GRUPPO BPER
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UILCA
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