Quella relativa ai rimborsi delle prestazioni sanitarie collegate alla ex quota Faro è ormai diventata una storia infinita.
Dal ripristino della procedura di liquidazione coatta amministrativa, a seguito dell’ordinanza del TAR Lazio pubblicata in data 4 novembre 2011, nonostante tra le OO.SS., l’azienda e la Cassa Previtalia fosse stata condivisa una soluzione tecnica che avrebbe consentito di effettuare il pagamento di tutti i sospesi, siamo giunti al 27 gennaio 2014, i colleghi non hanno ricevuto ancora un euro e il tempo continua a scorrere inesorabilmente.
Sul sito di Faro Assicurazione leggiamo che “sono in ultimazione le operazioni di accertamento del passivo cui seguirà, nel mese di gennaio 2014, la presentazione ed il deposito dello stato passivo ai sensi dell’art. 252, comma 7 e 8, cod.ass.”.
Non è che si stia cercando di attendere i tempi biblici della procedura di liquidazione coatta amministrativa per non mettere mano al portafoglio?
Abbiamo interessato tutti quanti: azienda, Europa Benefits, Previtalia, blasonati avvocati rispettivamente incaricati dalla banca e dalla cassa di assistenza, fiscalisti e, purtroppo, stiamo assistendo a una sorta di scarica barili.
Chi doveva fare e non ha fatto, ne attribuisce ad altri la colpa adducendo inconsistenti pretesti.
La soluzione prospettata dalle OO.SS., vale a dire la cessione del credito e l’anticipazione dei pagamenti da parte della cassa assistenza attraverso il contributo della banca e del broker, è percorribile ma si continua a prendere tempo: per quale ragione?
Peraltro non dovrebbe essere un problema di reperimento delle risorse (500mila euro) per l’anticipazione del credito visto che verranno versate dall’azienda e da Europa Benefits.
Ci auguriamo che, nel corso del prossimo incontro con l’azienda fissato per martedì 4 febbraio p.v., ci vengano fornite le giustificazioni di questo grave ritardo e che ci vengano comunicati tempi certi per perfezionare i rimborsi che i colleghi erano stati più volte rassicurati avrebbero ricevuto.
COORDINAMENTI AZIENDALI DIRCREDITO F ABI FIBA/CISL FISAC/CGIL UILCA
Dal ripristino della procedura di liquidazione coatta amministrativa, a seguito dell’ordinanza del TAR Lazio pubblicata in data 4 novembre 2011, nonostante tra le OO.SS., l’azienda e la Cassa Previtalia fosse stata condivisa una soluzione tecnica che avrebbe consentito di effettuare il pagamento di tutti i sospesi, siamo giunti al 27 gennaio 2014, i colleghi non hanno ricevuto ancora un euro e il tempo continua a scorrere inesorabilmente.
Sul sito di Faro Assicurazione leggiamo che “sono in ultimazione le operazioni di accertamento del passivo cui seguirà, nel mese di gennaio 2014, la presentazione ed il deposito dello stato passivo ai sensi dell’art. 252, comma 7 e 8, cod.ass.”.
Non è che si stia cercando di attendere i tempi biblici della procedura di liquidazione coatta amministrativa per non mettere mano al portafoglio?
Abbiamo interessato tutti quanti: azienda, Europa Benefits, Previtalia, blasonati avvocati rispettivamente incaricati dalla banca e dalla cassa di assistenza, fiscalisti e, purtroppo, stiamo assistendo a una sorta di scarica barili.
Chi doveva fare e non ha fatto, ne attribuisce ad altri la colpa adducendo inconsistenti pretesti.
La soluzione prospettata dalle OO.SS., vale a dire la cessione del credito e l’anticipazione dei pagamenti da parte della cassa assistenza attraverso il contributo della banca e del broker, è percorribile ma si continua a prendere tempo: per quale ragione?
Peraltro non dovrebbe essere un problema di reperimento delle risorse (500mila euro) per l’anticipazione del credito visto che verranno versate dall’azienda e da Europa Benefits.
Ci auguriamo che, nel corso del prossimo incontro con l’azienda fissato per martedì 4 febbraio p.v., ci vengano fornite le giustificazioni di questo grave ritardo e che ci vengano comunicati tempi certi per perfezionare i rimborsi che i colleghi erano stati più volte rassicurati avrebbero ricevuto.
COORDINAMENTI AZIENDALI DIRCREDITO F ABI FIBA/CISL FISAC/CGIL UILCA
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