LEGGE DI STABILITÀ – La Delegazione aziendale, nel richiamare quanto previsto dal comma 338 della Legge di Stabilità “La Banca d’Italia tiene conto, nell’ambito della propria autonomia, dei principi di contenimento della spesa di cui ai commi 452 e 488. A tal fine, qualora non si raggiunga un accordo con le Organizzazioni Sindacali sulle materie oggetto di contrattazione in tempo utile per dare attuazione ai suddetti principi, la Banca d’Italia provvede sulle materie oggetto del mancato accordo, fino a successiva eventuale sottoscrizione dell’accordo”, ha dichiarato di voler procedere alla proroga, anche per il 2014, del blocco economico contrattuale così come applicato fino al 31.12.2013.
CGIL-FALBI-UIL, coerentemente con quanto espresso già in occasione del precedente blocco, sul quale ancora pende un ricorso alle Autorità competenti, hanno manifestato la più totale contrarietà a quanto rappresentato.
Le scriventi OO.SS. hanno sottolineato che la nostra Istituzione ha già abbondantemente tenuto conto dei principi di contenimento della spesa, procedendo, unica Istituzione nel nostro Paese, a una profonda ristrutturazione territoriale, che ha comportato la chiusura di ben 39 Filiali.
Non sussistevano, quindi, in occasione del precedente blocco, né sussistono ora le condizioni per procedere all’applicazione in Banca d’Italia di una misura palesemente iniqua e recessiva che, peraltro, colpisce in maniera discriminante i colleghi post ’93.
CGIL-FALBI-UIL hanno, pertanto, respinto la proposta dell’Amministrazione e chiesto alla Banca di non prorogare per il 2014 il blocco contrattuale esercitando l’autonomia che le viene riconosciuta dal citato comma 338 della Legge di Stabilità, dichiarando che la Banca d’Italia, proprio nell’ambito della propria autonomia, debba tenere conto di tutto quanto già posto in essere.
CGIL-FALBI-UIL ritengono che sia necessaria una pressante azione per ottenere miglioramenti della retribuzione attraverso possibili interventi su altre componenti, in particolare sostenendo, con fermezza, che l’intera maggiore efficienza aziendale sia strutturalizzata dall’1.1.2014.
Un risultato che, se conseguito, annullerebbe l’iniqua penalizzazione che la Banca vorrebbe concretizzare con il blocco della contrattazione economica concernente il riconoscimento del tasso d’inflazione (circa 1,2%).
Appare chiaro che il rifiuto della Banca a ricercare con il Sindacato adeguate soluzioni, l’insistenza nel rinviare il confronto negoziale sulla previdenza complementare, il proseguio di un’azione tendente a sottrarre compiti alle filiali non regionali, la manfrina sul confronto per una positiva evoluzione della presenza sul territorio, avrebbero quale effetto l’inizio di un conflitto senza soluzione di continuità.
Altrettanto indispensabile è il ritiro di un progetto di riforma delle carriere “inaccettabile” e “penalizzante” per tutte le colleghe e i colleghi.
PROROGA ASSISTENZA SANITARIA – In tema di copertura di polizza sanitaria la Delegazione, considerati i tempi necessari per l’eventuale espletamento di una nuova gara e preso atto che si sono verificate le condizioni previste contrattualmente per una proroga, ha proposto un accordo per la copertura sanitaria, per un ulteriore anno, alle stesse condizioni contrattuali ed economiche.
Con l’accordo le parti si impegnerebbero a definire, nel più breve tempo possibile, le condizioni per l’assistenza sanitaria a decorrere dal 1° luglio 2015 e, in parallelo, ad aprire una sede tecnica di confronto per valutare le prospettive di realizzabilità di una cassa mutua aziendale.
COPERTURA PREVIDENZIALE – Per quanto attiene la copertura previdenziale per i colleghi nei periodi di aspettativa per l’assunzione di incarichi nell’ambito del SSM, la Delegazione, in accoglimento di quanto rappresentato da CGIL-FALBI-UIL, si è dichiarata disponibile a prevedere un trattamento di copertura previdenziale analogo per tutti i colleghi che rientrano da incarichi presso la BCE e non solo per gli incarichi nell’ambito del SSM.
Per il calcolo del rapporto relativo agli importi oggetto di tale copertura verrebbe solamente escluso quanto erogato dalla BCE al collega a titolo di lump-sum al momento della cessazione del distacco.
La Banca ha annunciato, a breve, l’invio di un testo da sottoporre poi alla firma.
Le scriventi OO.SS., pur apprezzando la disponibilità dell’Amministrazione di non voler creare intollerabili differenze di trattamento, prevedendo la stessa copertura previdenziale per tutti i colleghi di rientro dalla BCE a prescindere dall’incarico ricoperto, si sono riservate la valutazione conclusiva dopo la lettura del testo definitivo.
Roma 15 gennaio 2014
P.S.: con decorrenza 1.1.2014 sarà corrisposta a tutti un’indennità di vacanza contrattuale pari all’1,15% dello stipendio (pari al 50% dell’IPCA rilevata nell’anno 2011).
UILCA-UIL
FISAC-CGIL
FALBI-CONFSAL